Teramo, la città divenuta un set

Speciale Cineramnia

19 Luglio 2010   10:38  

Superato l'arco che fa da ingresso al centro storico di Teramo, vige un religioso silenzio. Ogni tanto, qualche sferzata di vento improvvisa, regala un gradito sollievo dal gran caldo di questi giorni ed aggiunge qualche nuvola in più al cielo sereno. Camminando per gli stretti vicoli, si sente soltanto qualche tv accesa col volume troppo alto a rompere la classica pace della domenica pomeriggio.


La città è apparentemente vuota, non c'è un'anima in giro. Solo apparentemente, però, perchè arrivati davanti al Duomo, si trova un piccolo set con alcuni tecnici intenti ad allestirlo nella miglior maniera possibile, e molti curiosi pronti a fare capolino tra i tanti macchinari. Anche qui è il silenzio a farla da padrona, perchè ogni impercettibile sibilo di voce viene immediatamente zittito. E' il segno che da queste parti si vogliono fare le cose per bene, senza lasciare nulla al caso.


La prima a metterci tutta sè stessa nella realizzazione del corto che verrà presentato il 31 luglio prossimo, nel corso della cerimonia conclusiva di "Cineramnia", è proprio la regista, Laura Bispuri. Urla, si sbraccia, fa avanti e indietro come un'ossessa per far si che ogni movimento degli attori ed ogni scena siano perfetti. Poi arriva una pausa, ma è solo la quiete che precede di nuovo la tempesta.


Dopo qualche minuti, i tecnici e gli assistenti di scena sono già tutti immersi nel loro frenetico lavoro. C'è un via vai di gente incredibile e sembra quasi di trovarsi su un set di felliniana memoria, sulla falsa riga di quello magistralmente descritto in "8 e 1/2". Il circo del cinema, insomma, è sbarcato a Teramo perfettamente funzionante. Le urla dell'aiuto regista sono il preludio all'entrata in scena delle comparse, sistemate in una fila perfetta a formare una processione.


Tutto sembra così realistico, ma ci troviamo nel mondo della finzione: il prete con i due immancabili chirichetti capeggiano una schiera di devote intente a recitare il "Salve Regina". Uno dei due bambini che affiancano il sacerdote, allunga inavvertitamente il passo lasciando tutti gli altri dietro di sè, ma l'uomo è bravo a riportarlo amorevolmente a sè.


La scena viene ripetuta più volte, perchè la regista nella sua giusta ricerca della perfezione non è soddisfatta. Intanto il cielo è ormai denso di nuvole nere, e i tuoni sempre più forti fanno immaginare ciò che di lì a poco accadrà. Si va avanti finchè si può, ma l'arrivo dell'annunciato temporale costringe tutti a fermarsi ed andare a cercare protezione al primo riparo utile. La sensazione, comunque, è che qui la pioggia può rallentare un pochino i lavori, ma di certo non spegnerà il fuoco della passione per il cinema, capace di contagiare un'interà città.


Francesco Balzano

counter
 
 
 

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore