Teramo, maltempo, soliti disagi e poche speranze

Da più di 10 anni si convive con gli stessi problemi

05 Marzo 2011   18:01  

Aggiornamento 7.30:

Pubblichiamo nuove foto dalla zona di Carapollo in cui gli smottamenti continuano a franare, anche, come si vede nell'ultima foto, nell'unica strada aperta, oltretutto senza alcuna segnalazione. 

Non ce ne voglia il sindaco Maurizio Brucchi, ma la prima telefonata intercorsa oggi tra lui e la nostra redazione ci ha lasciati perplessi.

Da questa mattina riceviamo in redazione mail e telefonate di alcune famiglie teramane che più di altre, "da sempre" vivono i più grandi disagi nei momenti di maltempo (e non solo in caso di alluvioni).

Restano chiuse in casa perchè vengono chiuse le strade di ingresso alle loro abitazioni, vivono col costante pericolo che la terra sotto o affianco la loro casa frani e spesso non sanno a "che santo votarsi" appena il meteo parla di maltempo.

Abbiamo quindi deciso, nonostante l'emergenza, di chiamare il sindaco Brucchi e chiedergli spiegazioni, scusandoci se in un momento così delicato lo distoglievamo dall'emergenza.

Niente di più incauto!

Il sindaco di Teramo ci risponde, "vi richiamo, scusate" - ci dice, - "ci scusi" - rispondiamo immaginandolo in una riunione operativa con la Protezione Civile, macchè...

Dopo 30 minuti ci richiama, noi gli spieghiamo il problema e lui: "scusate non ne so molto, sono all'estero per un gemellaggio (o cose del genere ndr.)". - e continua - "potete chiamare l'assessore ai Lavori Pubblici, oppure ci possiamo risentire lunedì."

Lunedì? Ma che mestiere pensa di fare il sindaco, l'impiegato?

Ci chiediamo, come può un sindaco di un territorio ancora a rischio fare una gitarella all'estero in questa situazione?

Come può la sua cittadinanza accettare un simile comportamento?

Fortunatamente, resosi conto della magra figura dopo un'oretta il sindaco Brucchi ci richiama: "Vedete mi sono informato, purtroppo il terreno per accedere è franato in più punti e non si può ripristinare finchè non smetterà di piovere, perchè mi dicono che a Teramo ancora piove" - e continua - "sono situazioni straordinarie e possiamo agire solo per l'emergenza".

"Ma signor sindaco" - ribattiamo - "sono anni che tra Colleparco, Miano e Carapollo ci sono sempre gli stessi problemi, la Giunta regionale poi stanzia 40 milioni di euro per il dissesto idrogeologico e non include Teramo"?

Il sindaco spiazzato ci risponde: "Sono fuori adesso e non so cosa abbia fatto la Giunta regionale in questi giorni, ma so di certo che il Presidente Gianni Chiodi ha in grande considerazione il suo territorio".

A quel punto salutiamo il sindaco chiedendoci se avesse veramente ascoltato la nostra domanda, la Giunta ha stanziato quei fondi il 24 gennaio 2011 e per 3 giorni non si è parlato d'altro.

Intanto caro sindaco mentre lei è di nuovo all'estero, i suoi concittadini fanno i salti mortali solo per rientrare a casa.

Scusi del disturbo e buon gemellaggio!


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