Teramo, resta al palo la laurea honoris causa a Pannella

Ma il leader radicale: da questo rettore non l'accet

16 Febbraio 2011   11:24  

La pratica con la quale l’Università di Teramo avrebbe dovuto assegnare la laurea honoris causa a Marco Pannella, uno dei personaggi più illustri a cui la città ha dato i natali, è ferma da un paio d'anni negli uffici dell'Ateneo.

L'idea del riconoscimento maturò nel corso del 2009 all'interno dalla facoltà di Scienze della Comunicazione e arrivò in consiglio di facoltà nel giugno di quell'anno dove fu approvata all'unanimità.
Pannella fu individuato per l’innovazione e l’originalità per le quali il leader radicale si è da sempre distinto nella comunicazione in campo politico
Ma oggi sembra essere il diretto interessato a disdegnare la proposta.

La procedura, comunque, si era già arenata in sede di Senato accademico, dove approda nella primavera 2010. Nel frattempo alla guida dell'Ateneo è andata Rita Tranquilli Leali. Con lei la pratica per il riconoscimento della laurea a Pannella sparisce dall’agenda dell’Università.

"Non so a che punto è la pratica" spiega il preside di Scienze della Comunicazione, Luciano D’Amico che conferma la volontà della facoltà di andare avanti con l'iter.
Lo stesso riconoscimento fu assegnato nel maggio del 2007 a Luciano Ligabue durante l’era di Luciano Russi per "l’originalità nei vari campi della sua produzione artistica".

Ma lo stop, ora, arrivare dallo stesso Pannella, che ieri ha affidato ad una stringata nota manoscritta il suo "No, grazie".
"Ringrazio sinceramente la facoltà di Scienze della Comunicazione per la sua proposta unanime che mi onora e penso onora anche chi, ormai da due anni, l’ha votata" scrive Pannella, che aggiunge: "Sono anche onorato per la mia famiglia Pannella cui - in tal modo - viene riconosciuto che anch’io dopo il mio prozio, sacerdote Giacinto Pannella, continuo a testimoniare del valore della mia città e del suo popolo".
Ed è a questo punto che arriva la stoccata al rettore e a tutti i componenti del Senato accademico:  "Dichiaro formalmente che - finché Magnifico Rettore e Senato accademico resteranno quelli attualmente in carica - in nessun caso intendo a questo punto accettare l’eventuale accoglimento della proposta. Colgo anche l’occasione per ringraziare la gente - tutta - della mia Teramo per l’accoglienza fraterna e filiale che nelle strade, ovunque, nelle naturali diversità politiche, mi riserva e mi esprime".
"Tornerò per sempre, come tutti i miei cari, a riposare, anch’io, nel mio loculo a Cartecchio" fa sapere infine. "Spero di contribuire così a rafforzarne quell’antico 'profumo di bucato' che Indro Montanelli, grato, affermava emanasse dalla mia vita e da quella delle mie compagne e compagni Radicali".
La breve lettera inviata a Il Centro, si chiude con un "pubblico e caldo appello a zio Remo e - fiducioso - anche a Tonino Tancredi, perché ci aiutino a salvare e rafforzare - dopo ormai millenni - anziché ferire a morte, il nostro splendido teatro romano".

E intanto, la consigliera del Pd al Comune di Pescara, Paola Marchegiani, lancia l’idea di istituire una commissione di saggi per nominare Pannella senatore a vita in virtù della sua originalità, che spicca "in un’Italia conservatrice, lenta e sorda ai cambiamenti, addormentata nel benpensantismo".


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