Teramo, successo di pubblico alla mostra su realismo e verismo nella pittura abruzzese del Novecento

Oltre 10mila visitatori in cinque mesi

09 Aprile 2011   12:06  

Si è conclusa la mostra "Gente d'Abruzzo. Realismo e verismo nella pittura abruzzese del XIX secolo"che per cinque mesi è stata in tabellone nell'attività programmata della Pinacoteca Civica.

E' tempo dunque di bilanci, a conclusione di una mostra che ha suscitato vasta eco a livello regionale e nazionale, ponendo le premesse per la progettazione di un evento espositivo che ha già suscitato curiosità e interesse in istituzioni museali d'oltre Oceano.

Un'operazione culturale di assai più vasto respiro che, consentendo un'analisi esaustiva e puntuale dell'intero corpus di opere di artisti , protagonisti e attori del panorama artistico dell'Ottocento abruzzese, consentirà di riscrivere una pagina definitiva sull'arte di questo secolo, un prezioso tassello nella ricostruzione del complesso mosaico dell'intero contesto. Ma adesso è tempo di bilanci e la mostra segna un significativo punto a suo favore grazie ai risultati ottenuti e al consenso mostrato da critici, collezionisti, mercanti d'arte, visitatori.

Più di diecimila le presenze, tra visitatori occasionali, gruppi organizzati, scuole, provenienti da tutta Italia senza avere per alleati una promozione turistica consolidata e verificata negli anni, né un tempo clemente che invogliasse la gente a trascorrere più tempo fuori casa.

Eppure il risultato c'è stato, sottolineato anche dalla incredibile e continua richiesta di cataloghi da parte di studiosi, esperti e cultori di arte dell'Ottocento da tutta Italia. L'attività didattica, poi, che si è rivolta a più di cinquemila studenti, dalle scuole materne alle superiori, ha continuato a seminare nella direzione della conoscenza e dell'endutainment, prefiggendosi l'obiettivo di insegnare giocando e rendere attraenti tematiche assai spesso ostiche e noiose per la difficoltà di entrare in contatto con quei mondi. Insomma un riflessione ex post con dati assolutamente positivi, anche alla luce del rinnovato interesse per i Civici Musei e per la loro attività, riconosciuti e avvertiti quale spazi per la cultura, incubatori e promotori di formazione intellettuale, esperienze spirituali e accrescimento dei saperi e tale percezione, in qualità anche di Assessore ai Luoghi della Cultura, incoraggia il mio operato per gli anni a venire.

 

Nella foto il voto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929) 


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