Terremoto fuori e dentro, tre giorni di appuntamenti a L'Aquila

Incontri e dibattiti per la ricostruzione sociale

08 Febbraio 2011   10:50  

Istituzioni e associazioni in campo per aiutare a ricostruire il percorso di vita
all’Aquila dal 10 al 13 febbraio.
L’emancipazione dal grave stato di disagio causato dal terremoto attraverso un nuovo
progetto di vita. Istituzioni e associazioni dell’Emilia Romagna e dell’Aquila hanno unito i loro
sforzi per dare vita a un’idea che va in questa direzione e hanno organizzato insieme diverse
iniziative che si terranno nel capoluogo abruzzese dal 10 al 13 febbraio.
Riportare la persona al centro dell’attenzione ed aiutarla a essere protagonista e
artefice delle scelte che coinvolgeranno il proprio futuro.
Sarà questo il filo conduttore del progetto “Terremoto fuori – terremoto dentro”, che inizierà dopodomani e andrà avanti fino a domenica. A curarlo, il servizio sanitario dell’Emilia Romagna, la sede di Bologna dell’Ingv, l’associazione culturale Anpis dell’Emilia Romagna, le associazioni Folletti e Pitinum dell’Aquila, con l’essenziale supporto della sede italiana dell’organizzazione internazionale
“Save the children”.
Si comincerà giovedì 10 febbraio alle 10 con un incontro nei locali del Centro di igiene
mentale di Collemaggio e, alle 17, all’hotel 99 Cannelle, gli organizzatori incontreranno i
familiari delle vittime del sisma di due anni fa.
Venerdì 11, alle 10, all’istituto “Domenico Cotugno” di Pettino, saranno proiettati alcuni video realizzati dagli studenti di quella scuola.
Alle 17, all’auditorium “Sericchi” della Carispaq, nel complesso di Strinella 88, istituzioni e
associazioni che hanno allestito questo progetto incontreranno i comitati cittadini.
Sabato mattina, un incontro di calcio simbolico tra studenti aquilani e dell’Emilia Romagna nella
zona rossa. La conclusione sarà affidata a un forum, in programma domenica 13, alle 16, al
Centro di igiene mentale di Collemaggio.
"L’istituzione comunale - dice Antonello Bernardi, consigliere comunale - è lieta di sostenere questa iniziativa, carica di tanti significati e di uno spiccato spessore. La Municipalità, infatti, è ben consapevole che la ricostruzione non può essere unicamente quella delle case, dei palazzi e delle strutture in generale – per quanto preponderante – ma la stessa deve essere accompagnata da un’adeguata ‘ricostruzione’ dell’uomo, affinché chi abbia vissuto la tragedia che ci ha colpito possa
davvero tornare ad avere quella serenità nelle scelte e nella vita ordinaria, oggi ancora
assente".


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