Terremoto: il crollo di Via XX settembre 123 senza colpevoli, assolto l'unico imputato

15 Ottobre 2013   15:53  

Il giudicie Giuseppe Grieco ha assolto 'per non aver commesso il fatto' Leonardo Carulli, 86 anni di Roma.

La sentenza del Tribunale dell'Aquila riguardante il crollo dell'edificio di via XX Settembre 123 a causa del terremoto del 2009, in cui morirono 5 persone.

La sentenza è stata emessa dopo che il Giudice ha ascoltato i due consulenti (del pm e della difesa) in contraddittorio su alcuni punti, e si e' ritirato in camera di consiglio per decidere.

Per l'unico imputato, Leonardo Carulli, il pm Fabio Picuti aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione per omicidio colposo.

I legali del Carulli invece l'assoluzione con formula piena.

Piervincenzo GioiaKatia CialoneRosina Di FilippoClaudia Carosi Anna Cocco, furono le vittime del crollo della palazzina al civico 123.

Secondo l'accusa l'imputato avrebbe permesso la realizzazione delle strutture portanti del palazzo (realizzato negli anni Cinquanta) con una quantita' di staffe inferiori al numero necessario.

Il pm nella sua requisitoria aveva parlato di un edificio paragonabile "ad un castello di carte, realizzato con materiali scadentissimi sia sotto il profilo del cemento che del ferro".

(In foto: le fondamenta del civico 123)

Per Picuti 'il difetto del progetto era palese, netto, gravissimo. L' edificio - sempre per il pm - era stato costruito per resistere a meta' ad una eventuale scossa sismica. Progetto maldestro ed edificio costruito malissimo. Non serviva Superman perche' Carulli visionando il progetto si accorgesse delle gravi anomalie, un'idea in fase di realizzazione di un bambino delle elementari. Carulli - aveva concluso l'accusa - ha gravemente disatteso la sua posizione di garanzia. Se avesse fatto il suo lavoro, se avesse saputo che il progetto aveva gravi errori, in quell'edificio non ci sarebbe andato ad abitare nessuno'.

'Nella consapevolezza della tragedia che fa da sfondo a questo processo riteniamo di essere soddisfatti della terzieta' del giudice dell'Aquila che ha dimsotrato di condividere la nostra tesi difensiva basata su elementi molto solidi, e quindi apprezziamo il lavoro fatto dal Tribunale, esprimiamo il nostro cordoglio comunque alle vittime del terremoto ma siamo contenti che una persone innocente, il nostro assistito, non sia stato condannato'. Questo il commento degli avvocati Fabio Santaniello e Federico Contri, legali di fiducia dell' imputato Carulli.

Sul banco degli imputati, oltre a Carulli, avrebbero dovuto esserci anche altre persone che si occuparono della realizzazione del palazzo ma decedute negli anni.


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