Terremoto, l'Sge sbotta: non si può restare a vita in albergo

24 Febbraio 2011   11:43  

"Evitare privilegi e discriminazioni nell'assegnazione degli alloggi e garantire piena uguaglianza e parita' di trattamento a tutta la popolazione assistita. Con queste finalita' la Struttura Gestione Emergenza lavora ogni giorno, nel pieno rispetto delle regole, per garantire - spiega una nota della struttura - un'adeguata sistemazione alloggiativa alla popolazione abruzzese colpita dal sisma del 6 aprile 2009.

In merito alle ultime notizie apparse a mezzo stampa, relative ad alcuni cittadini ospiti di strutture ricettive sulla costa abruzzese, che hanno dichiarato di non voler tornare nella loro citta', e' il caso di specificare che non esiste una normativa che obbliga i cittadini a tornare all'Aquila, ma non si puo' pretendere di godere a vita dell'ospitalita' alberghiera a carico dello Stato.

La soluzione alternativa, prevista nel caso specifico, e' quella di chiedere il contributo di autonoma sistemazione (Cas), che e' comunque un aiuto da parte dello Stato da utilizzare per pagare un affitto di locazione altrove. Per chi invece desidera tornare a vivere in citta', la Sge fara' tutto il possibile per far riavvicinare in tempi brevi i cittadini all'Aquila, vagliando anche quei casi che, per la loro complessita', richiedono uno sforzo maggiore delle situazioni ordinarie".


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