Torna l'ora solare, lancette indietro di un'ora

25 Ottobre 2012   06:55  

Anche quest'anno dopo 7 mesi di orario "legale" torna tra la notte di sabato 27 e domenica 28 ottobre l'ora solare.

Orologi da rimettere indietro di un'ora e che ci accompagnerà fino a primavera, l'ultimo week end di marzo, quando dovremo tornare a spostare avanti sempre di un'ora le lancette di tutti gli orologi.

L'ora legale nasce dalla volontà del legislatore di abbassare di molto i consumi nell'era industriale, infatti l'intuizione fu di Benjamin Franklin nel 1916 che la impose in America per 4 anni consecutivi, anche se dopo il 1920 si dovrà aspettare il 1940 prima di veder tornare l'ora legale.

Il più recente spostamento dell'orario è datato 1981 quando si stabilirono gli ultimi due week end di ottobre e di marzo per lo scambio di ora.

Oggi nel modo sono tantissimi i paesi che adottano questo tipo di orario, particolare tra tutti la volontà del Presidente neo rieletto per la terza volta Hugo Chavez che ha fatto adottare una mezz'ora in più, quindi in Venezuela si ha un'orario "spostato" di un'ora e mezza oltre al fuso orario normale.

 

PER I BAMBINI:

I più esposti al cambio d'orario sono i bambini che non si rendono conto della differenza e potrebbero avere dei disturbi del sonno.

Per evitare questo gli esperti suggeriscono dei semplici accorgimenti come quello di iniziare già da oggi ad anticipare ogni attività cadenzata da orario, i pasti, il sonno, il risveglio.

Il consiglio è del dott. Oliviero Bruni, direttore dell'unità di neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma: 

"Gli eventuali problemi di sonno legati al cambio dell'ora- spiega il dottor Bruni- riguardano essenzialmente i bambini in eta' scolare, che hanno giornate con ritmi ben definiti, mentre non toccano l'equilibrio dei neonati, che hanno delle loro abitudini molto diverse''.

''Ogni bambino ha delle caratteristiche individuali che lo rendono diverso dagli altri anche nel sonno, ma una regola da insegnarli è quella dell'autonomia al momento di addormentarsi''. ''E' importante che il riposo del bambino non sia legato alla presenza della mamma e del papà o che il piccolo non dorma solo se ha il ciuccio: è importante insomma che sia in grado di autogestirsi, perchè questo giova anche al sonno dei genitori-spiega lo specialista- ma un'altra cosa fondamentale è provare ad assecondare il più possibile i suoi ritmi di veglia e sonno, provando magari a modificarli a poco a poco''. ''Una tecnica che può funzionare- conclude Bruni- è quella della presenza del genitore nella stanza che però non interagisce col bambino, in ogni caso meglio non lasciare il piccolo piangere a lungo''.

 

MA C'E' RISPARMIO?

Su questo gli scienziati si dividono, c'è chi, come il National Geographic espone i risultati di test e ricerche compiute dall'Università di Washington pensa di no, l’ora di luce recuperata a sera veniva praticamente annullata da un consumo maggiore di energia durante le prime ore del mattino quando l’illuminazione naturale è più scarsa.

Al contrario l'analista Jeff Dowd del Dipartimento di energia degli Stati Uniti ha svolto un'indagine su 67 aziende per un mese intero e ha stabilito un risparmio dello 0,5% di energia.

Se si sposta il discorso al livello degli interi Stati Uniti si risparmiano un totale di 1.300 miliardi di watt/ora.

Gravi problemi li ha invece l'allevamento e l'agricoltura che, facendo i conti con i cicli biologici, deve forzatamente "ignorare" il cambio d'orario all'interno del ciclo produttivo aziendale (si munge, zappa, irriga sempre alla stessa ora), invece l’organizzazione pratica delle attività al di fuori della azienda devono essere riprogrammati con tutte le difficoltà del caso.

 


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