Tragedia di Marcinelle: Di Pangrazio in Belgio ricorda sacrificio minatori abuzzesi

08 Agosto 2014   10:17  

Rendere omaggio ai 262 minatori, 136 dei quali erano italiani, che l'8 agosto 1956 persero la loro vita in quella miniera, è stato un momento significativo: due luoghi simbolo di questa tragedia, Bois du Cazier e Manoppello, sono tornati ad abbracciarsi per ricordare un sacrificio che rimarrà per sempre l’emblema dell’immigrazione italiana e dell’integrazione sociale.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, a margine della cerimonia a Bois du Cazier, nella periferia di Charleroi, dove oggi viene commemorato l’anniversario della tragedia della miniera belga, in cui persero la vita 262 minatori, 61 dei quali abruzzesi.

Il sacrificio di questi uomini è stato ed è ancora oggi per tutti noi emblema di una generazione che è spinta ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore; il mio pensiero va ai giovani che sono costretti a lasciare l'Italia per avere un lavoro.

Questo luogo - riferendosi a Bois du Cazier - rappresenta il primo esempio di integrazione sociale e culturale di uomini aventi nazionalità diversa, nel dopoguerra, che confluirono in Belgio per un solo ed unico motivo: il lavoro. È il ricordo – aggiunge ancora il presidente Di Pangrazio - di un martirio, che rinnova la sua attualità ogni volta che i fatti di cronaca ci danno testimonianza di nuovi incidenti sui luoghi di lavoro.

La sicurezza nei luoghi di lavoro – sottolinea Di Pangrazio - è un diritto irrinunciabile che ricade su ciascuno di noi.

Nell'auspicio - conclude il presidente del Consiglio regionale - che i giovani sappiano fare tesoro dell'abnegazione dei minatori di Marcinelle, e che questa tragedia possa continuare ad essere un punto di riferimento per le future generazioni.


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