Un gesto altruista che permette di salvare vite grazie alla forza di volontà dei familiari, in un contesto di grande dolore.
Un prelievo multiorgano è stato effettuato all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove una donna di 33 anni, residente in un piccolo centro della provincia, è deceduta dopo un ricovero per un'emorragia cerebrale. Nonostante gli sforzi intensi del personale medico, la paziente non è sopravvissuta. La dichiarazione di morte è stata emessa dopo gli accertamenti neurologici previsti dalla legge.
La risposta pronta e solidale dei familiari della giovane ha permesso di avviare il complesso processo di donazione degli organi. La macchina organizzativa dell'ospedale, comprendente il centro regionale trapianti, i reparti di rianimazione, sale operatorie, 118, medicina legale, e altri servizi essenziali, ha operato senza sosta per coordinare il prelievo. L'intervento è cominciato poco dopo le 13, coinvolgendo varie équipe chirurgiche provenienti da diverse regioni italiane, giunte per il trasporto degli organi nei centri dove si sarebbero effettuati i trapianti.
Il cuore è stato trasportato a Bari, i polmoni a Torino, mentre il fegato ha raggiunto Roma. Uno dei reni è stato destinato alla chirurgia trapiantologica dello stesso ospedale dell'Aquila, e l'altro è stato inviato a Torino. Le cornee sono state trasferite alla Banca degli Occhi del San Salvatore per la conservazione e l'analisi.
“Dietro l'efficienza dell'apparato ospedaliero, è il grande gesto dei familiari a emergere come esempio di profondo altruismo,” si legge in una nota della ASL provinciale. Il manager Ferdinando Romano ha sottolineato come la struttura aquilana abbia consolidato, nel tempo, la propria reputazione di punto di riferimento nazionale per i trapianti, grazie agli investimenti in risorse umane e tecnologiche.
Questo evento, pur segnato dal dolore della perdita, rappresenta un esempio di come la donazione degli organi possa trasformare un momento tragico in una speranza concreta per chi attende un trapianto. La campagna di sensibilizzazione del centro trapianti dell'Aquila, portata avanti con impegno in scuole e luoghi pubblici, continua a promuovere questa cultura di solidarietà e vita.
“L'atto di donare ha toccato profondamente i medici, colpiti dalla consapevolezza e dalla partecipazione corale dei parenti,” ha concluso la nota ufficiale. Un evento che rimane come monito e ispirazione per la comunità, invitando alla riflessione sul valore della vita e sulla capacità di trasformare il dolore in speranza.