Tragedia scampata a Torino di Sangro: padre e figlio rischiano di annegare ma il bagnino li salva

Tanta, tantissima paura, per un padre ed il figlio di appena 8 anni, per quello che tuttavia, grazie alla prontezza di riflessi ed alla determinazione di un bagnino, rimarrà solo uno spiacevole ricordo.

Erano all'incirca le 12 di ieri quando all'altezza del tratto di spiaggia libera tra i lidi Baia Blu e Verdemare a Torino di Sangro un bagnino della Compagnia del mare, Gianfranco Giardino, ha avvistato i due bagnanti in evidente difficoltà nei pressi degli scogli, recandosi immediatamente a soccorrerli a bordo del moscone.

Il tentativo è fortunatamente riuscito in pieno: una volta caricati il padre e il figlio sull'imbarcazione, il soccorritore li ha portati a riva sani e salvi e li ha successivamente accompagnati presso il locale presidio di guardia medica. Lieto fine, insomma, con tanto di ringraziamenti per il bagnino-eroe, sulla scorta di un episodio che non mancherà di evidenziare una volta di più la necessità di alzare il livello di guardia sulle spiagge, soprattutto in caso di mare mosso.

Decisamente più soft, invece, quanto sta accadendo una manciata di chilometri più a sud, precisamente a San Salvo, dove il Comune ha dichiarato apertamente guerra a quei bagnanti usi stazionare nei tratti di spiaggia libera che, evidentemente (nonché a torto) convinti di avere una sorta di diritto di prelazione, o quantomeno "smemorati", lasciano il proprio ombrellone 24 ore su 24.

Il sindaco Tiziana Magnacca ha firmato difatti un'apposita ordinanza per contrastare il fenomeno, ricordando il divieto vigente di lasciare attrezzature sui tratti spiaggia libera, anche per consentire agli addetti di provvedere alla pulizia in maniera adeguata. In conseguenza di ciò, recita l'ordinanza, "le attrezzature eventualmente rinvenute abbandonate sulla spiaggia saranno ritirate e considerate al pari dei rifiuti e avviate allo smaltimento presso l'isola ecologica".