Trasacco, cenni storici e turistici

09 Luglio 2012   11:15  

Trasacco a 690 m. s.l.m. sorse ai piedi del monte Labrone e fu così chiamato perché posto al di là delle acque del Fucino “trans aquas” rispetto a “Marruvium“ (S. Benedetto dei Marsi).
Come la vicina Luco, si ritiene fondato dalla gente accorsa per i lavori dell’emissario ordinato dall’imperatore Claudio, il cui sontuoso palazzo era sull’altura occupata oggi dalla chiesa di S. Cesidio.
Nei primi tempi Trasacco fu feudo dei conti Berardi e dei Benedettini di Montecassino; passò poi nel 1187, al conte Ruggero di Albe. Fece parte del contado di Tagliacozzo, di cui furono signori gli Orsini prima e i Colonna dopo.
Il paese fu uno dei primi di culto cristiano nella Marsica. La chiesa parrocchiale di S. Rufino e di S. Cesidio sembra sia sorta nel IV sec. sulle rovine del palazzo di villeggiatura di Claudio, a ricordo dei due martiri vittime della persecuzione di Massimino. Distrutta e saccheggiata dall’invasione degli Ungheri, nel 936, la chiesa fu riedificata nel sec. XIII ed ampliata nel 1618; se ne ammira il bellissimo campanile e due magnifici portali, uno riservato agli uomini e uno alle donne che assistevano alle funzioni religiose, i primi situandosi a destra della navata, le seconde a sinistra. L’interno è a croce latina. Nel presbiterio domina l’ambone, capolavoro del 1200 e il sarcofago del X-XI secolo adattato a mensa Eucaristica; nella zona absidale vi è il coro ligneo al di sopra del quale, sulla parete di fondo, si apre una bifora trilobata di stile tardo gotico. Nella parte sottostante una cripta caratterizzata da tre locali: nel primo vi è un altare con un reliquiario dei S.S. martiri di Trasacco, nel secondo due corridoi che danno la possibilità di accedere ad un terzo dalle dimensioni più piccole contenente un’urna di cristallo con altre reliquie. In quest’ultimo la volta a botte presenta frammenti di pittura attribuibili al XIII secolo. Conserva inoltre vari oggetti artistici tra cui una croce processionale d’argento di scuola sulmonese, un codice miniato, un davanzale di ambone romanico, un sarcofago in pietra alto medioevale.
Da visitare il museo dell’annesso oratorio della confraternita della Concezione con la porta fiancheggiata da due cippi romani e una bella statua della Madonna col Bambino. In una parete sono murate antiche pietre lavorate, sul retro una bella bifora ogivale.
Nella piazza è una casa dalla porta fiancheggiata da due capitelli romanici con leone. Caratteristica è la torre quadrata per tre quarti d’altezza e cilindrica per il rimanente, con beccatelli e bifore ogivali, avanzo del castello dei Feboni, del sec. XII. La torre rappresenta un UNICUM nella regione poiché presenta la fusione di due stili architettonici: quello quadrato, tipico del medioevo, e quello cilindrico, proprio del periodo rinascimentale.
Da visitare ancora: il Santuario della Madonna di Candelecchia a 891 m.s.l.m. raggiungibile per mezzo di una comoda strada asfaltata. Le origini della chiesa sono remote, conserva il quadro della Madonna, pregevole opera del XVI secolo; la Madonna del Soccorso anch’essa di origini remote ma ristrutturata più volte è oggi parrocchiale.
Nella grotta riparo Continenza sul monte sovrastante Trasacco sono stati ritrovati importanti reperti archeologici con resti di età romana, dell’età del bronzo, dell’età del rame e del neolitico tardo finale.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore