Ieri a L'Aquila, a sostenere il candidato presidente del Pdl Gianni Chiodi, il ministro dell'economia Giulio Tremonti. Era atteso anche il ministro del welfare Umberto Bossi, ma a quanto pare un impegno istituzionale, ovvero una riunione sul federalismo fiscale, lo ha trattenuto a Roma. A sorpresa c'era però il sottosegretario Aldo Brancher.
Ad accogliere il ministro non solo gli scoscianti applausi di militanti, sostenitori e candidati, ma anche la contestazione degli studenti universitari contrari alla riforma della scuola. Fuori l'hotel Duca degli Abruzzi , e dentro la sala, dove due ragazze subito allontanate hanno urlato parole poco gentili nei confronti del ministro.
Nel suo intervento Tremonti ha sottolineato come il governo si stia impegnando ad affrontare la crisi con rigore e con provvedimenti a favore delle famiglie.
"Abbiamo tolto l'Ici sulla prima casa - ricorda tra gli applausi - e l'abbiamo fatto considerando la casa come un valore costituzionale. E non e' vero - incalza il ministro - quello che dice la sinistra, cioe' che l'abbiamo fatto per i ricchi, visto che abbiamo lasciato fuori le ville, i castelli e le case di lusso".
A seguire il primo affondo da campagna elettorale: "Voi votate il candidato alternativo a Chiodi e state sicuri che sara' il primo passo per riavere l'Ici in casa vostra". Tremonti difende poi la social card e accusa la sinistra di incoerenza, perchè da una parte dice che quaranta euro sono una elemosina, però poi considera una rapina 4 euro in più di Iva per Sky.
Non nasconde le difficoltà il ministro, difficile farlo alla luce degli ultimi dati Istat, secondo cui nel quarto trimestre il Pil italiano calerà dello 0,8%, mentre la produzione industriale a novembre registrerà un -11,4%. L'Italia sottolinea anzi, ha il terzo debito più alto del mondo, ma non abbiamo la terza economia del mondo. La finanziaria approvata a luglio, conclude però Tremonti e che ha evitato il consueto assalto alla diligenza, è un segnale chiaro di serietà e di inversione di tendenza nel governo dell'economia."
Infine altra battuta elettorale al vetriolo: "Non credo che gli abruzzesi vogliano farsi colonizzare dai molisani, votando Costantini e dunque Antonio Di Pietro".
UN PASSAGGIO DELL'INTERVENTO DI GIULIO TREMONTI
FT