Trent'anni senza Alfred Hitchcock

Ricorreva ieri l'anniversario

30 Aprile 2010   09:17  

Francois Truffault, in un'intervista del 1984, a proposito del suo rapporto con il maestro del brivido Alfred Hitchcock diceva: "Odiava Marilyn Monroe e Brigitte Bardot. Per lui avevano il sesso stampato sulla faccia! Cercava l’allusione sessuale, l’ipocrisia. Amava la donna inglese apparentemente timorata, capace di scatenarsi di punto in bianco." Non è un caso, del resto, se il regista avrebbe da sempre voluto girare un film con Catherine Deneuve, che rispondeva perfettamente ai requisiti da lui richiesti.


Preferibilmente dovevano essere bionde, con un volto non volgare, algide in volto, dalla doppia personalità e piene di mistero. Dovevano essere delle sex symbol, ma solo se fosse stato strettamente necessario, e dovevano essere brave a celare questa loro qualità, altrimenti tutto il film avrebbe perso molto in suspense. Infatti, Hitchcok ha molto amato la Ingrid Bergman di "Notorious" e la Kim Novak de "La donna che visse due volte", figure femminili in grado di far girare la testa a qualsiasi uomo pur mantenendo intatto il loro candore: "Sono le vittime ideali, sembrano fiocchi di neve dai quali traspare un'impronta insanguinata", sosteneva.


Con le sue muse, il cineasta ebbe sempre rapporti difficili, dovuti alla passionalità con cui viveva la professione. Si lasciò andare ad un'autentica disperazione quando due delle predilette, Ingrid Bergman e Grace Kelly, lo 'abbandonarono'. La prima se ne andò in Italia per sposare Roberto Rossellini, la seconda disse addio ai set per dedicarsi alla vita da principessa. Le femministe dell'epoca consideravano Hitchcock un misogeno, per via delle tante donne fatte ammazzare nelle pellicole, ma anche per l'orribile personalità data alle madri presenti nei capolavori da lui diretti. In realtà, dietro questo maschilismo, si nascondeva un femminismo convinto, dovuto alla sua teoria per cui le donne erano superiori agli uomini.


Lo stesso Truffault ricordò come il grande collega si fosse sposato a soli 25 anni (ancora vergine) e "non conobbe mai altre donne. Proiettò sullo schermo le emozioni che non avrebbe mai vissuto. Le ritraspose sullo schermo con una violenza inaudita (...) Riuscì a rappresentare l’omicidio e l’adulterio come scandali. Solo lui sapeva farlo e aveva il diritto di farlo".

Francesco Balzano


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