Tumore Al Cervello #Papa #Francesco: Perchè Il Dott. Fukushima Rimuove Foto Con #Bergoglio Dal Blog?

Sparite da blog foto stretta di mano con il Pontefice

22 Ottobre 2015   12:12  

Takanori Fukushima, il neurochirurgo giapponese di fama mondiale che secondo Qn avrebbe visitato Papa Francesco a causa di un tumore benigno al cervello, ha rimosso dal suo blog (http://dr-fukushima.com) i due post sulle missioni in Vaticano di ottobre 2014 e gennaio 2015.

Nel primo c'erano anche le due foto, ritoccate, dell'incontro col Papa. 

Resta sul blog, invece, un altro post datato febbraio 2014 in cui Fukushima racconta di aver ricevuto nel 2010 un riconoscimento dall'allora Papa Benedetto XVI per i risultati ottenuti nell'aver "operato diversi prelati": si tratta di una pergamena con il ritratto papale e la "benedizione apostolica" del Pontefice.

Secondo quanto appreso dall'ANSA al Fukushima Takanori Neurological Institute, una delle strutture mediche di Tokyo direttamente riconducibili al luminare di tumori e aneurisma al cervello, Fukushima si trova negli Usa, mentre è atteso di nuovo nel Sol Levante intorno alla metà di novembre.

 

Direttore Qn, è il nostro lavoro, nessun secondo fine

"Siamo andati in pagina nel momento in cui abbiamo completato le verifiche sulla notizia, senza alcuna correlazione con la particolare situazione che la Chiesa sta vivendo durante il Sinodo. È il lavoro del cronista. Ci aspettavamo la smentita del Vaticano, ma siamo sicuri di aver scritto la verità". Lo afferma, in un'intervista alla Stampa, il direttore di Qn Andrea Cangini, secondo cui "è una vicenda che non indebolirà la figura del Pontefice. Lo farà sentire ancora più umano e vicino alla gente". Cangini smentisce l'esistenza di secondi fini. "Non abbiamo mai pensato di fare una campagna o di entrare nelle dinamiche tra nemici e sostenitori di Francesco. Abbiamo soltanto trovato una pista, l'abbiamo seguita e ne abbiamo riscontrato l'autenticità", spiega. "Il Papa ha grandi responsabilità pubbliche. Avremmo agito allo stesso modo con un governante o un capo di Stato. Negli Usa accadde lo stesso col cancro di Reagan". Il direttore afferma che non ci saranno ulteriori rivelazioni sulla presunta malattia del Papa: "ci abbiamo lavorato per mesi e tutto quello che abbiamo scoperto l'abbiamo già scritto. Non c'è altro. L'estrema delicatezza della materia ha richiesto tempo e cautela. Abbiamo incrociato una pluralità di fonti trovando conferme da più parti. Senza dubbio".

 

Mons. Fernandez, è strategia dell'Apocalisse

"Sembra una sorta di strategia 'apocalittica', presente anche nella Sacra Scrittura e dunque in uso da più parti fin dai tempi antichi. È quella di screditare chi ha il potere, parlare male di lui, diffondere su di lui notizie incredibilmente false, in modo che più persone inizino a pensare che occorra assolutamente arrivare a un ricambio, arrivare ad altro, insomma che la stessa persona diffamata sia debole, alla fine della sua parabola, che non ce la faccia più ad andare avanti. Ma il gioco è noto, e anche per questo motivo non credo che Francesco si farà impressionare". Così, in un'intervista a Repubblica, l'arcivescovo Victor Manuel Fernandez. Quella del tumore al cervello "è una notizia fatta uscire con cattive intenzioni, perché parlare in questo modo di qualcuno indica la precisa volontà di destabilizzarlo", dice Fernandez, secondo cui "non è facile scoprire" chi ha agito in questo modo. "Ritengo che vi siano coloro a cui questo pontificato non va a genio", prosegue il monsignore. "Pensiamo al recente successo del viaggio apostolico del Papa a Cuba e negli Stati Uniti. Forse questo successo ha dato fastidio. Forse è un successo che preoccupa qualcuno. E questo qualcuno, immancabilmente, non può fare altro che cercare di indebolire la figura del Papa".

 

Kasper, basta coi tentativi di condizionare il Sinodo

"Il Papa malato di cancro? È solo un maldestro tentativo di condizionare i lavori del Sinodo. Come è successo nei giorni scorsi con la pubblicazione di una lettera privata inviata al Papa da 13 cardinali, ma sulla quale sono emersi tanti dubbi. Ora si lancia l'allarme per la salute di papa Francesco. Ma il Santo Padre, e i padri sinodali, non si faranno condizionare da nessuno". Lo afferma il cardinale Walter Kasper in due interviste a Corriere della Sera e Repubblica. "È probabile che si sia voluta fare un'azione di disturbo. Un po' come la storia di Charamsa all'inizio del Sinodo", dichiara Kasper. "Tutti hanno capito qual era l'intenzione, ma noi ci siamo detti: non lasciamoci manipolare. E non ha avuto nessun effetto sul Sinodo. Sarà così anche in questo caso". "Chi avanza dubbi sulla salute del Papa lo fa per altri motivi", dice il cardinale. "Certe persone sono nervose e ora guardano con apprensione all'esito del Sinodo, fuori e dentro. Del resto ad alcuni non piace questo Papa, mi pare evidente. Forse hanno cercato di influenzarci: ma noi facciamo il nostro lavoro, il Papa è in buona forma. È un tentativo vano". "I lavori, anche con posizioni differenti e a volte contrapposte, si stanno svolgendo senza nessun condizionamento", assicura Kasper. Sulla comunione ai divorziati risposati, "nessuno vuole toccare la dottrina. È una cosa pastorale, disciplinare. Per l'ammissione ai sacramenti si guarda alla coscienza della persona, si indica l'autorità del vescovo. Bisogna distinguere le singole situazioni, è chiaro, nessuno vuole un soluzione generalizzata per tutti".


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