Turismo in crisi. Estate sui monti per gli sfollati d'Abruzzo

L'offerta degli albergatori montani

28 Aprile 2009   16:15  
Si è tenuto ieri a Giulianova l'incontro tra i rappresentanti degli albergatori della Montagna e la Protezione civile sulla questione turismo in Abruzzo. I gestori degli hotel situati nelle aree montane della Regione hanno espresso, nel corso della riunione, la propria disponibilità ad accogliere gli sfollati abruzzesi attualmente sulla costa o ancora in cerca di un alloggio. Le strutture turistiche di  Roccaraso, Scanno, Opi, Pescasseroli, Pescocostanzo e Rivisondoli sarebbero “già pronte, sicure e a prova di sisma”. Da 10 a 14 mila i posti disponibili, con la possibilità di usufruire di spostamenti gratuiti per quanti lavorano a L'Aquila.

Oltre a dare ospitalità alle famiglie abruzzesi rimaste senza abitazione, la dimensione montana della Regione godrebbe così di una strategia promozionale in grado di risollevare le sorti turistiche delle aree interne. A seguito del violento sisma che ha colpito l'Aquilano, le prenotazioni presso gli Hotel delle aree montane si sono pressoché azzerate. La cancellazione delle settimane turistiche prenotate in Abruzzo in occasione della Pasqua ha causato la perdita di milioni di euro. Un danno economico di enormi proporzioni, che ha spinto gli operatori dell'altopiano delle Cinque Miglia, di Pescasseroli e di Scanno ad offrire le proprie strutture agli sfollati presenti sulla  costa, nella speranza di rinnovare e rilanciare l'immagine della Montagna abruzzese.  Se gli aquilani si fidano delle nostre strutture -fanno intendere gli alberghieri- anche tutti gli altri turisti scioglieranno le riserve.

La proposta, accolta a grandi linee dagli esponenti della Protezione civile presenti all'incontro, offrirebbe agli albergatori della costa la possibilità di liberare una cospicua quantità di posti per i turisti dell'estate. Il trasferimento di 14 mila sfollati dalle strutture alberghiere marittime a quelle situate nel Parco nazionale d'Abruzzo o nell'Alto Sangro produrrebbe pertanto le due azioni fondamentali di offrire ospitalità a quanti necessitano di alloggio e di rivitalizzare un turismo abruzzese profondamente ferito dal sisma. Non solo. Secondo quanto riportato da chi ha preso parte alla riunione giuliese, gli albergatori delle aree montane avrebbero offerto ai lavoratori sfollati che prenderanno posto nelle proprie strutture, la possibilità di recarsi gratuitamente sul posto di lavoro, qualora esso sia situato nel capoluogo aquilano.

Secondo il Governatore Chiodi tale misura consentirebbe di conquistare un ulteriore "gradino verso la ricostruzione". "Le nostre strutture sono intatte e non c’é alcun pericolo" ha aggiunto l'assessore al Turismo di Pescasseroli ed ex presidente della Comunità montana Alto Sangro-Cinque miglia, Ernesto Paolo Alba. "In prima istanza gli sfollati furono mandati sulla costa per motivi di sicurezza- ha spiegato il presidente Chiodi- ora bisogna riprendere una politica turistica e questa probabile decisione va nella direzione del recupero del mercato e del patrimonio turistico dell’Abruzzo".    




gdc

 

 

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