Scrive Vittorio Masci, un consigliere comunale di Sulmona: L’intenzione di non inserire il Comune di Sulmona e molti dei comuni della Valle Peligna nell’area del cosiddetto “cratere”, ove sono previsti numerosi interventi di sostegno in favore della popolazioni interessate, disciplinati dal Decreto Abruzzo approvato dal Senato e che sia avvia alla approvazione senza sostanziale modifiche alla Camera, è oramai palese.
Il Commissario Straordinario evade dal chiesto incontro con i comuni del nostro territorio, per non comunicare direttamente loro questa volontà.
La paradossale situazione ha degli inquietanti risvolti. Se l’iniziale “mandato” conferito per legge al Commissario Bertolaso era quello di inserire comuni che avessero subito effetti dal sisma pari o superiori al sesto grado della Scala Mercalli MCS, le centinaia di attestazioni dei tecnici della protezione civile di inagibilità degli immobili della nostra città certificano che tale soglia è stata di gran lunga superata.
Ed allora delle due l’una: o il Commissario Bertolaso viola la legge, omettendo di inserire Sulmona ed altri comuni della Valle Peligna nel cosiddetto “cratere” del sisma, nonostante i precisi criteri dettati dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9.4.2009, o i suoi tecnici stanno certificando il falso, attestando la esistenza di danni agli immobili incompatibili con una città dove, a quanto sembra, il terremoto non c’è stato !
La gravità dell’evento tellurico, ovviamente, deve indurre a percorrere strade meno bellicose, ma questo non può esimere l’amministrazione cittadina dal tutelare, quantomeno nelle sedi di giustizia amministrativa, gli interessi dei sulmonesi, palesemente discriminati dalla ingiusta decisione di escluderli dai tanti benefici che il Decreto Abruzzo poteva loro garantire per oggi e per il futuro.
Invitiamo pertanto l’amministrazione cittadina, con il conforto del Consiglio Comunale, a ricorrere immediatamente al Tribunale Amministrativo Regionale competente, avverso il decreto del Commissario Bertolaso che ha individuato i comuni interessati dagli eventi sismici non inserendovi la città di Sulmona, e ciò senza ulteriore indugio e senza attendere futuri pronunciamenti che nessuno può garantire interverranno.