Tutto pronto a Tortoreto per la nuova "Giornata dell´emigrante"

28 Luglio 2006   08:26  
Macano poche ore alla "Giornata dell´emigrante" che domenica 30 luglio l’Associazione “Amici di Tortoreto” organizza nel centrto storico della propria città, col patrocinio del Comune, in “ricordo degli amici lontani”. La nuova manifestazione “nasce come momento d’incontro tra coloro che hanno vissuto questa esperienza, anche se sono rientrati e con difficoltà di reinserimento – spiega Franco Coccia, vicepresidente dell’Associazione – Pure Tortoreto ha subito nel dopoguerra l’emigrazione di molti suoi concittadini, soprattutto verso la Svizzera e Germania. A Tortoreto abbiamo assistito pure al fenomeno degli ex emigrati che hanno costitutio veri e propri quartieri svizzeri”. Il programma della Giornata, a cui sarà presente il senatore teramano eletto all’estero (Svizzera) Claudio Micheloni (nella foto), è il seguente: ore 10,30, conferenza sull’emigrazione nella chiesa di Sant’Agostino; ore 13, pranzo sociale (12 euro la quota di partecipazione) presso il ristorante La Cascina in località Badetta; ore 17 visita guidata al centro storico fino alla Fortellezza; ore 21, spettacolo di musica popolare in piazza Garibaldi a Tortoreto paese, con il gruppo folkloristico corale “Braga” di Giulianova diretto dal maestro Michele De Flaviis. Sotto il ponte della Torre dell’Orologio sarà allestita una mostra fotografica sull’emigrazione. L´Associazione ha fatto una ricerca storica sull´emigrazione a Tortoreto, iniziata già dal primo novecento. Numerose persone che erano dedite all’agricoltura e con scarsi redditi cercarono fortuna emigrando all’estero, specialmente in America del Nord. Si racconta che i fratelli D’angelo di Terrabianca, appena tornati dall’America con un gruzzolo di soldi furono assaliti in casa da un gruppo di ladri e in questa colluttazione rimase ferito gravemente Bernardo D’Angelo. Chi, invece, non potendosi permettere il viaggio all’estero si spostava, in periodi dell’anno, nella piana del Fucino vicino Avezzano dove occorrevano braccia per i lavori agricoli. Nel secondo dopoguerra , la ricerca di lavoro e di un reddito adeguato costrinse di nuovo numerosi giovani e famiglie di Tortoreto a fare le valigie per emigrare maggiormente in paesi come la Svizzera e la Germania mentre alcuni presero la direzione dell’America. Il periodo di maggiore emigrazione fu tra il 1963 e il 1975 anche perché dagli anni 70 in poi nel Teramano ci fu uno sviluppo industriale manifatturiero, come le fabbriche di borse, vestiti, mobili. L’emigrazione in paesi vicini come la Svizzera e la Germania consentiva ritorni più frequenti durante l’anno per far visita alle proprie famiglie, cosa che invece non era possibile per gli emigranti in America. In Svizzera le persone di Tortoreto erano presenti maggiormente nella zona di Berna. Con lo sviluppo economico delle nostre zone molte emigranti sono tornati, con i soldi guadagnati hanno costruito case nuove e aperto nuove attività. Queste nuove zone abitate prevalentemente da persone hanno vissuto l’emigrazione in Svizzera, come, per esempio, la località Badetta a Tortoreto alto e la zona nord di Tortoreto lido, vengono comunemente chiamate “zona Svizzera”. Dal punto di vista sociale l’emigrazione ha avuto i suoi problemi di adattamento prima nei paesi stranieri e poi di riadattamento nel paese di origine. Il contatto con altre comunità nordiche, con la mentalità liberale americana, con la precisione degli svizzeri, con la severità dei tedeschi è stata positivo anche per una crescita culturale, per il rispetto delle regole, per un nuovo spirito d’impresa.

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