''UAQ4'' il treno a levitazione magnetica più veloce al mondo

Progettato e testato dall’Universita’ dell’Aquila

15 Luglio 2009   11:07  

Puo’ viaggiare a una velocita’ anche di 600 km l’ora consentendo un risparmio di circa 7mila tonnellate di carburante l’anno rispetto a un tradizionale treno ad alta velocita’. E’ il treno a levitazione magnetica ”UAQ4”, progettato e testato dall’Universita’ dell’Aquila, che e’ stato presentato ai Grandi della terra durante il G8 all’Aquila e che al momento, per il forte contenuto d’innovazione tecnologica, risulta essere il treno piu’ avanzato ed ecologico al mondo: non inquina e non produce vibrazioni e rumori. La tecnologia del treno UAQ4, protetta da diversi brevetti, e’ stata sviluppata e completamente testata con successo in laboratorio da un gruppo di ricercatori dell’Universita’ dell’Aquila, coordinati dai professori Giovanni Lanzara e Gino D’Ovidio. L’UAQ4 e’ l’unico treno a levitazione magnetica che non ha resistenze al moto - ad eccezione di quella aerodinamica - garantendo pertanto ridottissimi consumi energetici. Come funziona. L’UAQ4 e’ un treno a via guidata, ovvero un sistema in cui non vi e’ contatto fisico tra le parti fisse (guidovia) e quelle mobili (veicolo). Il sistema usa supermagneti distribuiti lungo la guidovia e superconduttori, raffreddati con azoto liquido, posti a bordo del veicolo. ”I superconduttori - spiega il prof. Gino D’Ovidio - sono particolari materiali che al di sotto di una determinata temperatura, detta di transizione alla superconduttivita’, non hanno alcuna resistenza al passaggio della corrente elettrica ed espellono (completamente o in parte) i campi magnetici presenti al loro interno. I supermagneti, invece, sono materiali sinterizzati di tipo ceramico in grado di generare altissimi campi magnetici. L’interazione tra i campi dei supermagneti e i superconduttori genera contemporaneamente la sostentazione e la guida del veicolo in ogni fase del moto: in altri termini il veicolo resta sempre sospeso e centrato in maniera stabile rispetto alla via”. Insomma, questo sistema riduce quasi a zero la possibilita’ di un deragliamento in quanto produce un effetto ‘richiamo’, una sorta di effetto calamita, che impedisce al convoglio di uscire dal tracciato. ”La propulsione del veicolo UAQ4 - spiega ancora il prof. D’Ovidio - e’ garantita da un innovativo motore lineare ad induzione in grado di superare elevate pendenze di percorso e di recuperare energia durante le fasi di decelerazione. Con un percorso ‘intubato’, il treno puo’ garantire velocita’ di gran lunga superiori ai 600 km orari”. Il prototipo e’ frutto di un’attivita’ di ricerca pluridecennale iniziata dal Prof. Lanzara alla fine degli anni ‘60 negli Stati Uniti (Universita’ del Kentucky) e poi presso l’Universita’ di Palermo (1968-76). A partire dai primi anni ‘90 la ricerca e’ stata definitivamente sviluppata presso l’Universita’ di L’Aquila. ”Manca ora un progetto di sviluppo industriale, con partner tecnologici che siano in grado di realizzarlo - spiega il prof. D’Ovidio -: ecco perche’ lo abbiamo presentato al G8 dove il progetto ha riscosso molto interesse soprattutto da Brasile, Russia e Australia. Inoltre - conclude - questo progetto, poiche’ vede la sua luce all’Aquila, potrebbe rappresentare anche una opportunita’ importante in termini di ricadute industriali per quest’area che, dopo il terremoto, ha forte bisogno di un immediato rilancio”.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore