Ugl: ecco le quattro proposte per superare la crisi

08 Gennaio 2011   18:49  

Riveviamo e pubblichiamo dal sindacato Ugl:

L'ultimo biennio ha rappresentato, senza dubbio, il periodo più nero per l'Abruzzo accentuando le criticità preesistenti. L'Abruzzo non è una regione per giovani.
Già oggi, il bilancio regionale è in larga parte (66,99% del totale, terzo posto in Italia) indirizzato verso la sanità, una percentuale destinata a crescere in ragione dell'aumento dell'incidenza degli over 65 sulla popolazione di età compresa fra zero e 14 anni.
Nel 2010, in Abruzzo risiedono 163,3 anziani con più di 65 anni ogni 100 bambini ed adolescenti fino a 14 anni; nel 2050, saranno 285,9 ogni 100 bambini.
Fra le cause di ciò, anche un indice di copertura territoriale dei servizi all'infanzia di cinque punti inferiore alla media nazionale (69 contro 74%), un tessuto produttivo debole (la mortalità di impresa, 7,9%, è superiore alla natalità di impresa, 7,1%, con industria, -2,9%, e commercio, -1,1%, in calo più accentuato), stipendi sensibilmente sotto la media nazionale, un diffuso disagio legato alla criminalità (in quindici anni +75,8% - le vittime sono passate dal 12,8 al 22,5% della popolazione).

L'enorme utilizzo degli ammortizzatori sociali, soprattutto Cassa Integrazione Straordinaria e Cassa Integrazione in Deroga, evidenzia lo stato di grave sofferenza economico-occupazionale in cui versa la regione. La Cassa integrazione straordinaria in Abruzzo è in crescita del 173,55% nel I semestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Le ore autorizzate superano i 7 milioni contro i quasi 2,6 milioni del 2009.
La Cassa integrazione in deroga, prima della crisi economica e del terremoto dell'Aquila, era di fatto utilizzata per interventi molto circoscritti.
Nel I semestre del 2007, le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate sono state 251mila; l'aumento percentuale nel confronto con il I semestre del 2010, in cui sono state autorizzate 3,7 milioni di ore, è quindi del 1.374%.

In Abruzzo la spesa per la sanità è la più alta d'Italia con 3.119 euro pro capite.
In valori assoluti, la spesa sanitaria è pari a 4,1 miliardi di euro (11^ posizione in Italia) su un totale di 6.21 miliardi di euro di bilancio regionale. Soltanto Lombardia e Piemonte spendono di più in termini percentuali.
Per quanto riguarda la dotazione di strutture e macchinari, in Abruzzo è presente una Tac ogni 41.708 residenti (peggio rispetto alla media nazionale di una Tac ogni 39.246 residenti),i tavoli operatori attivi sono uno ogni 7.456 residenti a fronte di una media nazionale di uno ogni 6.087.
L'Abruzzo ha percentuali superiori alla media nazionale sul numero dei posti letto (4,37 per mille contro il 3,95 per mille).
Appare quindi ineludibile l'applicazione di una riforma del sistema sanitario regionale che razionalizzi le risorse migliorando i servizi.

LE 4 PROPOSTE DELLA UGL

Quoziente Familiare

La regione Abruzzo dovrà recepire il federalismo fiscale adottando quegli interventi che scongiurino la penalizzazione di territori e fasce sociali più deboli.
L'Unione Generale del Lavoro sostiene da tempo la necessità di interventi di carattere fiscale a sostegno dei nuclei familiari, principalmente di lavoratori dipendenti e pensionati. L'obiettivo della nostra Organizzazione sindacale è quello di approdare a misure che, nel rispetto del dettato costituzionale, possano assicurare equità e proporzionalità, favorendo, nel contempo, la ripresa della natalità, la cura di bambini ed anziani e il recupero del potere d'acquisto eroso soprattutto nel passaggio dalla moneta nazionale alla moneta unica. Partendo da queste motivazioni chiediamo al Presidente Chiodi l'inserimento del principio fiscale del "quoziente familiare" che in ambito regionale può essere praticato con l'adozione di assegni familiari regionali (da attribuire ai nuclei con figli a carico o invalidi) e con la riduzione delle addizionali Irpef regionali e comunali in ragione del reddito e dei carichi familiari. Una famiglia monoreddito paga un'Irpef decisamente maggiore di una famiglia bireddito di pari reddito e composizione familiare; ma anche le famiglie bireddito di uguale composizione versano Irpef diverse a seconda di come si distribuisce il reddito tra i coniugi.

Riduzione degli Enti Strumentali

La Regione deve accelerare l'opera di riduzione e razionalizzazione delle società partecipate che, a tutt'oggi, insistono con più di 200 sedi sul territorio abruzzese e costano moltissimo alla collettività: basti pensare alle consulenze esterne, ai revisori dei conti ecc.ecc.

Incentivare l'occupazione.

Pur se tra mille difficoltà, bisogna destinare quante più risorse possibili al rilancio economico-occupazionale del territorio. Apprezziamo e chiediamo che venga ripetuta ed estesa la campagna "lavorare in Abruzzo" che ha prodotto migliaia di nuovi posti di lavoro. Chiediamo al Presidente Chiodi di dare seguito alla proposta del Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo, sottoscritto da tutte le associazioni datoriali, categoriali e sindacali della regione, in modo da ottenere un immediato incontro con il Governo Nazionale al fine di sottoporre le questioni indicate nella Vertenza Abruzzo.

Ricostruzione dell'Aquila priorità assoluta

Dopo un 2009 nel quale l'emergenza post-sisma è stata gestita positivamente, il 2010 è stato un anno trascorso nel quasi totale immobilismo dal punto di vista della ricostruzione pesante. Sebbene promesso da più parti, nulla è stato fatto per favorire la ripresa economica di un territorio che era in grave difficoltà già prima del sisma. Appare indispensabile l'applicazione immediata della Zona Franca Urbana che, benché se ne sbandieri l'arrivo da circa due anni, ad oggi, non sappiamo ancora quali siano i reali tempi di attuazione.


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