No a ulteriori tasse in Abruzzo, sì alla compatibilità tra risanamento dei conti e rilancio dell'economia: è l'appello che la Uil Abruzzo indirizza al Governo nazionale per evitare di "deprimere un'economia regionale che ha già seri problemi". "Bisogna trovare una strada che tenga insieme il risanamento dei conti pubblici regionali e il rilancio dell'economia - dichiara, in una nota, il segretario generale Uil Abruzzo, Roberto Campo -. I dati dell'ultimo anno dicono che l'Abruzzo è a metà classifica (quanto a crescita), in un Mezzogiorno stagnante; i dati dell'ultimo settennio dicono che abbiamo realizzato la prestazione peggiore tra tutte le regioni italiane". Secondo il sindacato, le sanzioni per le Regioni che non mettono ordine nei conti devono essere "un mix tra provvedimenti contro gli amministratori inadempienti e rafforzamento del controllo centrale". Bisogna partire, dice la Uil, "dal rilancio dei consumi interni, depressi dalla debolezza di salari e pensioni". In questo contesto, la vicenda dell'Abruzzo, conclude Campo, "deve essere esaminata non come adempimento burocratico dentro un solco già tracciato, ma la prima occasione utile per praticare un migliore equilibrio tra risanamento e sviluppo".