Ultilizzo dei fondi europei, è scontro

23 Agosto 2010   13:08  

In merito alle critiche espresse dal segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Paolucci, e dal coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, il senatore Alfonso Mascitelli, sull'utilizzo dei fondi comunitari Fes ed Fser 2007-2013, l'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, chiarisce che "sulla programmazione dei fondi europei, non solo il Governo Chiodi ha recuperato risorse che la precedente amministrazione di centrosinistra aveva praticamente perso ma anche sulla tempistica stiamo riguadagnando terreno. E' il caso del Piano di Sviluppo Rurale - argomenta Febbo - dove siamo arrivati ad impegnare e a spendere oltre il 90% della quota che dovremo rendicontare.

Spiace, quindi, dover polemizzare, in particolare, con il segretario abruzzese del Pd di cui, tra l'altro, conosco e apprezzo la correttezza per aver condiviso con lui ben cinque anni di Consiglio provinciale a Chieti. Tuttavia - continua l'assessore - mi sembra che, in questo periodo, sia un po' andando fuori dai binari facendo demagogia e qualunquismo. Credo, peraltro, che alle sollecitazioni di Paolucci abbia gia' risposto compiutamente ed in piu' occasioni il presidente Chiodi".

L'assessore Febbo, inoltre, fa notare come "l'Abruzzo oggi sia in forte crescita nell'utilizzo dei fondi comunitari anche rispetto a Regioni come Marche ed Umbria che, notoriamente, la sinistra indica a modello di gestione e di programmazione". Infine, sulla richiesta del segretario Paolucci di rendere pubblico il verbale dell'ultimo Comitato di sorveglianza sui fondi europei, Febbo esprime "stupore poiche' un laureato alla Bocconi come Paolucci dovrebbe sapere che tutti i verbali dei Comitati di sorveglianza vengono resi pubblici.

Piuttosto, Paolucci farebbe bene a specificare a quali verbali si riferisce poiche' di sedute di Comitati di sorveglianza se ne svolgono continuamente e possono riguardare piu' settori: attivita' produttive, agricoltura, formazione o le politiche sociali, tanto per citarne alcuni. In ogni caso - ribadisce Febbo - per legge tutti i verbali dei vari Comitati devono essere resi pubblici. Pertanto, nessun mistero puo' nascondersi dietro i dati sui livelli di impegno e di spesa che riguardano i fondi europei assegnati alla Regione Abruzzo. Quelli sono e quelli rimangono".


Paolucci e Mascitelli: ''Sui fondi europei molto fumo e niente arrosto''

«A metà del percorso dei fondi europei, l'Abruzzo si presenta con un mortificante zervirgola di risorse impegnate, come il Pd denuncia da tempo ricevendo solo risposte arroganti e spocchiose.
Chiodi sta facendo sprofondare l'Abruzzo».

La denuncia arriva dal segretario regionale del Partito democratico Silvio Paolucci, intervenuto su quelli che definisce «i pesanti ritardi accumulati dalla Regione nell'impegno e nella spesa dei fondi europei».

«Anziché alibi per un ritardo mostruoso e ineguagliabile - dichiara Paolucci -, la drammatica situazione dell'Abruzzo con il terremoto, la crisi internazionale e l'enorme debito sanitario dovevano essere la molla in grado di far scattare tempi rapidi e scelte efficienti. Invece Chiodi continua a trincerarsi dietro paraventi burocratici per mascherare un ritardo inaccettabile. Questi fondi europei sono l'ultima occasione per l'Abruzzo, e Chiodi ha già bruciato gran parte di queste risorse: i fondi non spesi verranno scalati dal secondo triennio».

Per queste ragioni il Partito democratico chiede che venga reso pubblico il verbale dell'ultimo comitato di sorveglianza dei fondi europei. «Le imprese e le famiglie abruzzesi - sostiene il segretario regionale del Pd - devono conoscere la verità, perché stanno vivendo una situazione drammatica, stanno subendo una tassazione soffocante e Chiodi non può permettersi il lusso di non dire come stanno realmente le cose. Stiamo parlando dell'ultima occasione di crescita, che altre Regioni stanno gestendo con efficienza: se l'Abruzzo non recupererà, lo sviluppo sarà compromesso. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, perché questo centrodestra non è in grado di fare la sua».

Anche l'Idv, a proposito dei fondi comunitari, parla di «molto fumo e niente arrosto».

Secondo il coordinatore regionale Alfonso Mascitelli, capogruppo per il suo partito in commissione Bilancio al Senato, «in una regione come la nostra, che non può più permettersi il lusso di disperdere gli aiuti economici aggiuntivi che provengono dall'Europa e dallo Stato, misurare gli utilizzi dei fondi comunitari solo in termini di percentuali di impegno significa dare solo fumo negli occhi e significa che il passato di sprechi e affarismi, che ruotavano intorno alle ingenti risorse europee, non ha insegnato ancora nulla.

Quello che continua a mancare - commenta - è che tutte le parti sociali dovrebbero chiedere a viva voce per garantire un'efficace programmazione della nostra regione, è un'attenta valutazione dell'impatto strategico, operativo e a posteriori dei benefici e dei risultati raggiunti in seguito all'uso di queste risorse, che chi ha responsabilità di governo si è sempre ben guardato dal fare. Il centro-destra abruzzese, quindi, sta sbagliando due volte.

La prima: sui fondi Fesr e Fse non ci si può accontentare di una semplice rendicontazione della spesa, come sta facendo Chiodi, ma il momento richiede che siano rese pubbliche le azioni di monitoraggio e controllo sui dati forniti dai soggetti attuatori per verificarne l'affidabilità.

Il secondo errore consiste nel sottovalutare il danno che produrrà all'economia della nostra regione il ritardo nell'approvazione del piano attuativo Fas che, approvato a dicembre scorso, a distanza di quasi un anno attende ancora il nulla osta del Governo nazionale. Se il centrodestra abruzzese avesse speso per far approvare dal Governo questo piano solo metà delle energie che ha impiegato per la remunerata nomina di revisore dell'Enit del socio di studio di Chiodi, a quest'ora l'Abruzzo di certo non dovrebbe attendere ancora in uno stato di incertezza».

(Fonte Il tempo)

 


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