Ultima di A: la Juve fa incetta di record e si infrange il sogno europeo del Toro

Cala il sipario sulla serie A: termina un campionato mozzafiato che ci ha regalato fino alla fine grandissime emozioni e, come sempre, non ha lesinato spunti di riflessione, finanche all'utlima giornata.

Entra di diritto nella storia del calcio la Juventus di Antonio Conte che conquista il terzo scudetto consecutivo arrivando all'insolita e stratosferica quota di 102 punti. Adesso, dopo l'obiettivo raggiunto, l'attenzione in casa Juve si sposta verso un'altra direzione: il rinnovo di  Antonio Conte, con i prossimi giorni che saranno decisivi.

Giornata di festa dunque in casa bianconera, giornata di lacrime invece per la Torino di sponda granata: l'attaccante del Torino Alessio Cerci si "mangia" e perde una colossale occasione concessagli sbagliando un calcio di rigore all'ultimo respiro che valeva niente meno che l'Europa, ma il calcio, si sa, è anche questo! E il fato, soprattutto, è anche questo. Chapeau in ogni caso per Cerci che ha disputato un ottimo campionato conquistando, per altro, il mondiale in Brasile: quantomeno una consolazione.

Chi piange e chi ride: se il Toro perde il treno per il sesto posto, il Parma dal canto suo e dopo aver fatto il suo dovere battendo il Livorno, non può far altro che godere per l'errore dal dischetto dell'attaccante granata. È infatti suo l'ultimo posticino valido per l'Europa league.

Fuori dai giochi Milan, Lazio, Verona e dunque Torino. Da rendere merito, dunque, all'ottimo campionato disputato dalla squadra di Giampiero Ventura, specie rispetto alla scialba annata del Milan di Clarence Seedorf che finisce, invece, nell'albo dell'anonimato.

Triste commiato dalla maglia nerazzurra, infine, per Javier Zanetti, Esteban Cambiasso e Diego Milito, in campo nella sconfitta per 2-1 rimediata dall'Inter sul campo del Chievo. Gara nel segno degli ex, da una parte e dall'altra: apre Andreolli per la beneamata, ribalta il risultato nel finale Obinna per i clivensi.

Ora, sotto con i Mondiali in Brasile!

Fabio Stante