Un centro benessere dei casalesi ad Ocre?

Operazione Untouchable

24 Luglio 2010   09:05  

I casalesi, con gli agganci nell'impenditoria locale lavoravano in Abruzzo e nel cratere sismico? I nuovi elementi che filtrano dall'operazione Untouchable fanno propendere per una risposta affermativa.

La Procura antimafia di Napoli, rivela il quotidiano il Centro, sostiene che è stato Michele Gallo, uno dei sei arrestati nell’ambito dell’inchiesta campana sui tentativi di accaparrarsi gli appalti del post-sisma, , ad aver restaurato palazzo De Sanctis di San Panfilo d’Ocre per farne un centro benessere. I lavori, inziati prima del sisma si sono fermati ad agosto 2009. Doveva diventare una beauty farm. Ed il palazzo sarebbe di proprietà di una ditta che fa capo ad una società riconducibile ad Antonio Cerasoli, l'ex presidente della Confcooperative aquilana considerato dagli inquirenti un contatto dell'imprenditore Michele Gallo, legato a sua volta al clan dei Casalesi e arrestato insieme ad altri cinque imprenditori.

Nelle intercettazioni si parla poi di lavori per 180mila euro per la realizzazione di marciapiedi nel comune di Ateleta. Ma gli accertamenti sono in corso. Certo è però l'acquisto di appartamenti ad Ateleta, intestati a parenti degli indagati e arrestati.

Ha subito intanto il sequestro preventivo della sua quota di capitale nella società Punto Immobiliare, Maurizio Giallonardo, 44 anni, l’imprenditore abruzzese, di Lancianese indagato. Maurizio Giallonardo, figlio di Tonino, esponente della Leganord del Chietino e titolare della società edile Sogecol, avrebbe scambiato assegni con un esponente del clan.

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Ultimi commenti politici


BERTOLASO: ''CONTRO INFILTRAZIONI CONTROLLI FUNZIONANO''

Per il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, la macchina dei controlli per evitare le infiltrazioni del clan dei Casalesi ha funzionato bene. Lo ha detto a Montesilvano (Pescara), a margine della consegna del Premio Carletti alla solidarieta'. "Creco - ha aggiunto - che sia stata una barriera fino ad oggi invalicabile ed insormontabile ai tentativi di tutti quelli che volevano portare il malaffare in un territorio cosi' dilaniato e lacerato dalla traedia del 6 aprile. E' stato un meccanismo - ha proseguito- molto importante messo in piedi dalla prefettura de L'Aquila con tutte le forze dell'ordine, la magistratura e i magistrati della direzione distrettuale antimafia, voluto dal ministro dell'interno subito dopo il terremoto e controllato anche dalla commissione nazionale antimafia quando e' venuta a L'Aquila alcuni mesi fa". Per Bertolaso "si sta dimostrando che sono stati quegli interventi e quelle misure efficaci per evitare che i malintenzionati entrassero nel business della ricostruzione. Almeno fino ad oggi le cose - ha concluso- sono andate sicuramente molto bene".

 

PEZZOPANE:' ' TENERE ALTA TENSIONE SU LEGALITA'''

Potenziare l'Osservatorio a suo tempo promosso dalla Prefettura per vigilare su legalita' e trasparenza nel processo di ricostruzione. E' quanto chiede l'assessore comunale alla Ricostruzione partecipata Stefania Pezzopane, dopo le notizie circa tentativi di infiltrazione da parte di clan camorristici nel tessuto aquilano. "Dopo la vergogna delle telefonate tra imprenditori che ridevano la notte del terremoto - ha dichiarato l'assessore - un'altra inquietante notizia ci porta ad apprendere con rabbia e con dolore come, sulla nostra tragedia, volino numerosi sciacalli. La camorra voleva mettere le mani sulla ricostruzione, un tentativo per ora scongiurato dall'intervento encomiabile della Guardia di Finanza. Tuttavia questo inquietante segnale va colto in tutto il suo potenziale pericolo. Occorre - aggiunge Pezzopane - pertanto potenziare il sistema di controllo che il prefetto Gabrielli aveva messo in campo a suo tempo per scopi di prevenzione e vigilanza. Bisogna inoltre agevolare le imprese locali - ha proseguito l'assessore Pezzopane - che devono avere nella propria professionalita', serieta' e competenza un elemento, in se stesso, di forza e di tutela, affinche' non cadano nelle trame della malavita organizzata o si trovino nelle condizioni di dover cercare"protezioni" politiche. Ancora una volta emerge quindi la necessita' di una legge speciale che contenga gli strumenti idonei ad assicurare la massima trasparenza e legalita'. Un altro importante tassello nella lotta all'illegalita' e' rappresentata dalla partecipazione dei cittadini e della societa' civile al processo di ricostruzione - ha concluso l'assessore Stefania Pezzopane - La condivione e' infatti un'ottima forma di controllo e rappresenta un importante deterrente per la criminilata' organizzata".(AGI)

ACERBO: ARRESTO CASALESI SMENTISCE ATTEGGIAMENTO PDL

"Nel congratularmi con la Guardia di Finanza" per l'arresto del clan dei Casalesi che volevano infiltrarsi nella ricostruzione dell'Aquila, "non posso evitare di ricordare che quanto scoperto dagli inquirenti costituisce la migliore risposta alle corbellerie del senatore Pastore". Lo dice Maurizio Acerbo, consigliere regionale del Prc. "L'autorevole esponente del PDL abruzzese, membro tra l'altro della commissione antimafia - ricorda Acerbo - dichiarava lo scorso 12 giugno dopo che erano gia' emerse da tempo tutte le vicende della 'cricca' che sulle infiltrazioni mafiose si stava creando 'un gran polverone'. Preannunciava una sua lettera al presidente della commissione antimafia Pisanu per chiedere che si ponesse fine a queste voci. Dall'alto della poltrona su cui sonnecchia in attesa degli ordini di Berlusconi il senatore sentenziava che 'Certamente non e' cosi', non c'e' nessun elemento'. Credo - afferma il consiglire regionale - il che il senatore Pastore debba delle scuse agli abruzzesi e agli aquilani e dovrebbe esaminare seriamente l'ipotesi di sue dimissioni da componente della commissione antimafia considerata la manifesta incompetenza di cui ha dato prova. Sottolineo questo episodio, ma l'elenco delle dichiarazioni di esponenti locali e nazionali del PDL potrebbe essere interminabile, perche' l' atteggiamento di servilismo della classe dirigente del PDL abruzzese costituisce il principale ostacolo alla rinascita dell'Aquila e dell'Abruzzo. Questo esercito di cooptati dall'alto diffonde cloroformio e rassicurazioni da mesi su qualsiasi tema che possa risultare scomodo ai vertici del loro partito-governo, mentre avrebbero il dovere di porsi alla testa della cittadinanza aquilana nella difesa del diritto alla ricostruzione", rileva infine Acerbo. (AGI)


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