Rimboccarsi le maniche e ricostruire L'Aquila può significare anche risolvere alla radice il problema dell'accesso al credito, per tante imprese e famiglie che non riescono a far fronte ai debiti e e sono impossibilitate ad ad investire, in quanto le banche hanno chiuso i cordoni della borsa, venendo meno alla loro vera ragione e utilità sociale.
Nasce da questa consapevolezza ed esigenza l'impegno del comitato promotore per la costituzione della Banca dell'Aquila, credito cooperativo, che dopo l'ok dalla Cosnob ha ufficialmente avviato presso i cittadini e le imprese aquilane la raccolta del capitale sociale che dovrà avere un importo minimo di quattro milioni di euro. Quota minima sottoscrivibile è di 1.500 euro, massima 50mila euro.
In conferenza stampa il comitato promotore oltre a lanciare un appello per la sottoscrizione ha ricordato i vantaggi del credito cooperativo per la crescita economica dei territori: per legge e statuto infatti il 95% degli impieghi deve essere rivolto ai residenti nei comuni ricompresi nella zona di competenza , il 70% di utile deve essere destinato a riserva, il 50% degli impieghi deve essere rivolto ai soci. Siamo cioè lontani dall'economia casinò e dalla folle speculazione finanziaria, che crea ricchezza solo per una elitè di privilegiati.
Nel servizio interviste a:
Roberto Madama, Giammarco Berardi, Stefano Miconi, Matteo Gizzi del Comitato promotore Banca dell'Aquila, infine a Bruno Petrei di Coldiretti
di Filippo Tronca
immagini Marialaura Carducci