Una banca dati degli abruzzesi a Roma per costruire energie

Roberto Di Vincenzo

02 Febbraio 2008   12:29  
L´imprenditore Roberto Di Vincenzo, presidente dell’Associazione degli Abruzzesi a Roma (lui, però, vive a Pescara, non è emigrato), vuole fare una banca dati degli abruzzesi a Roma. Lo ha annunciato alla cena di gala organizzata giovedì scorso nella Casa dell’Aviatore di viale dell’Università 20, a Roma. Trecento invitati fra cui tanti vip abruzzesi, emigrati e non. L´Associazione presieduta da Di Vincenzo, non è iscritta all´Albo regionale della Regione Abruzzo perchè non ha mai fatto richiesta d´iscrizione. Peccato, perchè, pur se al suo interno ci sono diversi soci che vivono in Abruzzo (e, quindi, lui compreso, non hanno lo status di emigrato) il sodalizio potrebbe essere iscritto se, in base alla legge regionale 47/2004, almeno 50 soci fossero residenti fuori regione. E´, invece, riconosciuta dalla Regione l´altra associazione di abruzzesi nella Capitale, il "Sodalizio degli Abruzzesi ´San Camillo de´ Lellis´". presieduto da Giuseppe Santeusanio, con sede in via Santa Costanza 7. "Poter vantare una indentità significa avere un valore importante per l’economia e lo sviluppo - ha detto il figlio del cavalier Dino, il più grande costruttore abruzzese nonché presidente della Camera di Commercio di Chieti, ai tanti invitati all´incontro conviviale dal tema "L’Abruzzo incontra gli abruzzesi". Nel presentare l´evento, aveva detto che "c’è un concetto di lobby, nel senso di rinsaldare le relazioni a vari livelli, politici, economici e culturali. A Roma vivono 500mila abruzzesi, un mercato potenziale per i nostri prodotti e territori ma anche un mercato reale perchè sono già numerose le interazioni". Il Presidente della Carsa Comunicazione ha annunciato alla cena di voler creare "una banca dati degli abruzzesi a Roma - e che - la cena è stata così un avvio per sviluppare prossime iniziative". Tra gli ospiti i politici Giovanni Lolli, Andrea Pastore, Marcello De Angelis, Sabatino Aracu, Rodolfo Del Laurentiis, Teodoro Buontempo, Giovanni Legnini, Bernardo Mazzocca, Marco Verticelli, Nazario Pagano, Tommaso Coletti e Umberto Aimola, il responsabile dei Giochi del Mediterraneo Mario Di Marco, Rinaldo Tordera direttore generale della Cassa Di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Antonio Tancredi, presidente della Banca di Credito cooperativo di Teramo, Mauro Piattelli e Franco Antonucci, dirigenti della Tercas. Presenti anche gli li artisti Piero Mazzocchetti e Gabriele Cirilli e i giornalisti Luigi Vicinanza, direttore del "Centro", Giuliano Torlontano (Tg5) e il caporedattore dell´Ansa a Roma, Giancarlo Graziosi. Fra gli imprenditori, Gino Salica, vicepresidente della Fiorentina Calcio, Luigi De Vecchi, amministratore delegato della Nokia Siemens networks, e Nicola Melideo, responsabile per l’innovazione della Pa. "In una società globalizzata in cui tutti hanno le stesse necessità - ha detto Di Vincenzo nel suo discorso di presentazione - poter vantare una indentità significa avere un valore importante per l’economia e lo sviluppo". Parole sante: la stessa filosofia che ispira l´attività del presidente del Cram Donato Di Matteo che vorrebbe che nelle nostre associazioni di abruzzesi nel mondo (e sta lavorando per questo) ci fossero più abruzzesi di successo, per fare meglio lobbing nell´interesse dell´economia e, i generale, dello sviluppo delle relazioni internazionali. Così come Di Matteo sta stimolando la costituzione di associazione di corregionali nei nuovi paesi di emigrazione, abruzzesi emigrati per scelta, per carriera, e non per necessità e bisogno di lavorare, come è capitato ai tanti che sono dovuti emigrare a fine 800, primo 900 e nel Dopoguerra. La prima agenzia di promozione turistica ed enogastronomica che si inaugurerà a fine marzo a San Paolo del Brasile, cui seguiranno quelle canadese, australiana e argentina, sono la testimonianza che il Cram a guida Di Matteo sta finalmente lavorando nella direzione giusta, ma ha bisogno anche di persone attive e illuminate come Roberto Di Vincenzo che, anche per rispetto delle istituzioni, farebbe bene a iscrivere la sua Associazione all´Albo regionale e, magari, a invitare anche il Presidente del Cram alle sue future conviviali. Pierluigi Spiezia

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