Univaq: abolite le indennità, i fondi andranno alla ricerca

26 Luglio 2010   15:32  

L'Università dell'Aquila si segnala nel panorama universitario nazionale tra i primi Atenei ad abolire completamente le indennità di carica previste per legge.
"Alla luce della situazione di estrema difficoltà finanziaria in cui versa tutto il sistema universitario nazionale - è scritto in una nota diramata dall'Ateneo - il rettore dell'Università dell'Aquila Ferdinando di Orio ha infatti proposto agli organi accademici di approvare una delibera riguardante l'abolizione delle indennità di carica previste per legge".
La delibera è stata approvata nelle ultime adunanze di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione e riguarderà, a decorrere dall'1 agosto, le cariche di Rettore, Presidi, Direttori di Dipartimento, Consiglieri di Amministrazione, Membri del Nucleo di Valutazione e Prorettori.
"Si tratta di un'iniziativa - spiega il rettore di Orio - che assume anche un significato simbolico importante, in un momento nel quale l'Università è largamente sottofinanziata, come più volte denunciato da tutti i rettori delle Università italiane".
"In mancanza di sostegno finanziario e di incentivi per il diritto allo studio e per l'attività di ricerca dei giovani ricercatori sia da parte del governo nazionale che di quello regionale, l'Ateneo aquilano ha voluto mandare un significativo segnale soprattutto agli studenti e ai giovani che intendono avviarsi all'attività di ricerca. Le risorse così risparmiate saranno infatti destinate a finanziare iniziative per il diritto allo studio in favore degli studenti, per ulteriori borse di dottorato di ricerca e per l'attività di ricerca dei giovani ricercatori".
"Un doveroso ringraziamento va agli Organi accademici per la sensibilità dimostrata nell'accogliere la mia proposta e anche a tutti i colleghi interessati dal provvedimento".


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