Continuano a tenere banco ed a suscitare preoccupazione i casi di morti "sospette" poiché forse legate alla somministrazione di vaccino antinfluenzale che si stanno verificando in Abruzzo come nel resto d'Italia.
Ai due casi verificatisi nei giorni scorsi nella nostra regione (13 in tutto quelli sinora riscontrati nel Paese), pare sia da aggiungerne anche un terzo, relativo al decesso di una 73enne presso il reparto di Rianimazione dell'ospedale di Teramo, dove era ricoverata dallo scorso 26 novembre per una grave insufficienza respiratoria da scompenso cardiaco.
Come dichiarato dai figli, prima del ricovero ospedaliero la donna avrebbe lamentato dolori articolari, astenia e febbre, ed oltretutto risultava essersi sottoposta sottoposta a vaccino il 7 novembre, vale a dire 19 giorni prima di essere ricoverata: non con il Fluad adoperato nel caso delle due persone decedute nel Teatino la settimana scorsa, ma con quello di un lotto con il numero immediatamente precedente.
Naturalmente, al momento l'eventuale nesso tra il vaccino e la morte della donna è solamente un sospetto, maggiori chiarimenti al riguardo giungeranno probabilmente dagli accertamenti in corso sui farmaci sequestrati.