Vendola (Sel): "Tornare alla centralità dell'uomo rispetto ai mercati finanziari"

Il leader SEL conclude il tour per le primarie a Chieti

22 Novembre 2012   07:28  

Dopo gli appuntamenti di L'Aquila e Teramo, il segretario di Sel Nichi Vendola ha tenuto nel tardo pomeriggio di oggi un comizio per la sua candidatura alle primarie del centrosinistra anche a Chieti, nei locali del Polo Tecnico della Provincia.

L'incontro é cominciato in leggero ritardo a causa di un collegamento in diretta del candidato con il Tg 3 nazionale.

"Purtroppo i principali media ci danno talmente poco spazio che per noi si rende indispensabile approfittare di occasioni di questo tipo", si é subito giustificato lo stesso Vendola, che prima di iniziare a parlare ha anche ricevuo una medaglia da parte del Comitato Nicola Vendola di Chieti. Due, sostanzialmente, gli argomenti cardine su cui si é basato l'intervento del governatore della Regione Puglia: il mercato del lavoro e l'istruzione: "Sono stato in varie zone del Paese, come il Sulcis, dove si può toccare con mano la percezione autentica della crisi, oltre che la sempre maggiore percezione, da parte dei lavoratori, di essere rimasti soli e completamente inascoltati. E se i lavoratori si sentono abbandonati, la sinistra deve fermarsi a riflettere e farsi un esame di coscienza: é il solo modo per capire come poter tornare ad essere la degna espressione della classe lavoratrice. 

La sinistra é colpevole di essersi aperta al liberismo più selvaggio, é stata vittima di un cedimento culturale che le ha fatto perdere di vista il proprio elettorato di riferimento e la questione lavoro. Il tutto a vantaggio della destra.

Senza parlare dello sciagurato articolo 18, che ha determinato il passaggio dal diritto all'impiego dei lavoratori al diritto delle aziende di licenziare, dando al massimo un indennizzo irrisorio.

L'altra grande piaga che affligge l'Italia é l'omicidio perpetrato ai danni della scuola pubblica, anche questo in parte conseguenza delle scelte sciagurate di alcuni governi di centrosinistra, oltre che degli ideali di individualismo diffusi dalle tv private berlusconiane. Ci si é dimenticati, purtroppo, che la scuola é la più importante delle fabbriche, perché produce la società del domani, e soprattutto in molte zone del sud é spesso il principale presidio di legalità. 

Invece di essere tutelata, é vittima di tagli e accorpamenti senza senso, oltre ad essere spesso confinata in edifici fatiscenti, molti dei quali a rischio crollo. Peccato sia ritenuto più importante investire danaro pubblico in armamenti piuttosto che per rimetterle in sicurezza, oppure per finanziare la ricerca. Un paese come il nostro non può non investire nella cultura, pena la condanna alla marginalità". Infine, la ricetta di Vendola per uno stato giusto: "Questa non é democrazia. La democrazia che intendo io é pluralismo, capacità di saper convivere tenendo sempre come punto di riferimento i diritti di tutti".

(l.c.)


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