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E’ un giorno di festa per il consolato italiano a Caracas che nella ricorrenza dell’Immacolata Concezione, otto dicembre, ha deciso di aprire le porte per festeggiare e fare gli auguri per le prossime festività natalizie ai nostri connazionali meno fortunati.
La grande ondata migratoria del dopoguerra ha spinto migliaia di persone a cercare buona sorte fuori dall’Italia.
Sono tanti quelli arrivati in Venezuela, molti hanno trovato le opportunità per una vita migliore, altri meno fortunati vivono oggi tra mille difficoltà accentuate tra l’altro dalla drammatica situazione economica che sta vivendo il paese.
Il Console Mauro Lorenzini conosce bene le problematiche della nostra collettività e dal primo momento che è arrivato ha messo in moto una di perfezionamenti della struttura logistica e di ricevimento che stà dando già i primi risultati positivi in termini di funzionamento generale del Consolato.
Sono stati circa 170 gli inviti che il settore che si occupa di assistenza sociale del consolato, diretto da Sandra Vitale, ha fatto recapitare a ciascuno dei presenti.
L’organizzazione non è stata facile ed ha richiesto vari giorni di preparazione ma alla fine l’ingresso del consolato si è trasformato in un grande ristorante in cui chef e camerieri hanno servito un pranzo dove non è mancato nulla .
L’emotiva esibizione del tenore Victor Lopez ha strappato molti applausi e provocato qualche lacrima di commozione tra i presenti, molti dei quali dal loro arrivo non hanno fatto più ritorno in Italia.
La festa iniziata di prima mattina si è chiusa nel pomeriggio con la consegna dei pacchi dono ad ognuno degli ospiti che hanno partecipato.
Per tutti i saluti e gli auguri di buone feste dati personalmente del Console Generale Mauro Lorenzini e della Console di Caracas Carmen Caschini che sono arrivati insieme a degli squisiti dolcetti serviti dagli stessi.
In conclusione l’evento, che si ripete da due anni, ha dimostrato che nonostante le difficoltà economiche , dovute ai tagli di bilancio che continuano a soffrire le nostre sedi diplomatiche, con impegno e responsabilità si possono continuare a regalare momenti di allegria ai nostri connazionali meno fortunati.
Gianfranco Di Giacomantonio Caracas-Venezuela