Verdi: cani vittime innocenti di intolleranze e torture

11 Gennaio 2007   22:18  

"I cani stanno diventando , troppo spesso, vittime dell’intolleranza: stragi di animali uccisi con polpette avvelenate o miste a vetri tritati, torture e sevizie di ogni genere ma questi eventi, anche se conosciuti, restano impuniti". Lo scrivono i Verdi in un documento sul randagismo a L´Aquila, e aggiungono: "Il problema randagismo nella nostra città e zone limitrofe si accentua in tutta la sua drammaticità e, a seguito di questo, i Verdi puntano il dito contro l´Amministrazione Comunale, considerata inadempiente verso le specifiche leggi Nazionali ,Regionali , Comunali atte a promuovere e disciplinare la tutela degli animali d´affezione, nonché le problematiche connesse con le deiezioni degli animali. Sul problema randagismo nell’Aquilano - dichiara Walter Caporale Capogruppo Regionale dei Verdi - aspettiamo nelle prossime settimane, in merito alla morte cruenta del cane Sebastiano, risposte chiare e certe sia dall’Assessore Regionale alla Sanità Bernardo Mazzocca, sia dal Ministro della Salute Livia Turco ai quali abbiamo presentato l’Interrogazione Regionale e Ministeriale. Mi dispiace inoltre ricordare la latitanza dell’amministrazione Comunale, nei mesi scorsi, ad intervenire sulla triste vicenda Sebastiano della quale non ha mai preso una posizione.” “A oggi - afferma Cristiana Graziani Medico Veterinario responsabile Regionale Ufficio Diritti Animali - il Comune di L’Aquila ha ampiamente dimostrato di essere incapace di provvedere alle cose davvero serie e concrete che interessano la convivenza civile ed un corretto rapporto uomo-animali. Infatti non ha ancora realizzato un nucleo di Polizia Urbana che sanzioni i possessori di cani che omettono di iscrivere il cane all’anagrafe canina regionale, uno dei pilastri principali per prevenire la presenza di animali randagi sul territorio. Se i cani acquisiti a qualsiasi titolo venissero contemporaneamente iscritti all’anagrafe canina e identificati, si potrebbe facilmente disincentivare l’abbandono o il rilascio dei cani restituendo al proprietario, previa sanzione, il cane trovato libero di vagare. A pagarne le spese, oltre ai cani, che non verranno mai restituiti ai legittimi proprietari sono anche le tasche dei contribuenti, per mezzo dei quali vengono finanziati i canili pubblici. Inoltre l’amministrazione Comunale non si è fatta mai carico di una educazione sanitaria capillare e costante, a partire dalle prime classi scolastiche e rivolte anche agli insegnanti, al fine di modificare gli atteggiamenti culturali , specialmente nelle zone rurali, che consentono la proliferazione di animali e l’endemizzazione del fenomeno randagismo. Il Sindaco e l’Assessore al Randagismo Roberto Tinari non devono continuare a fare finta di niente, scaricando il peso del randagismo sulle associazioni animaliste territoriali e sui cittadini sensibili al problema. L’ufficio Regionale dei Verdi per la tutela e i diritti degli animali chiede al Sindaco Biagio Tempesta di concretizzare le richieste dei cittadini Aquilani che numerosi si rivolgono indignati presso il nostro ufficio Regionale, - conclude Cristiana Graziani - non solo istituendo un nucleo operativo di vigilanza e tutela degli animali all´interno della Polizia Municipale, ma anche di intervenire sul problema fecalizzazione urbana che continua a mantenere alta la “contrapposizione tra cittadini zoofili (con cani) e no (senza cani)”.

 


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