Vertenza Trascom, le accuse del´Ugl ad azienda e Cgil

28 Aprile 2007   14:04  
Il sindacato fa proposte che vanno incontro all´azienda. L´azienda però si chiude nel silenzio. Lo denuncia L´Ugl e l´episodio segna un nuovo capitolo della vertenza Trascom in corso a L´Aquila. L´azienda, nel suo call-center di L´Aquila, dà occupazione a 400 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e a 200-300 con contratti interinali e di inserimento. A Febbraio l´annuncio di 300 esuberi nei siti di L´Aquila e Milano. "La circolare Damiano - hanno spiegato laconicamente i dirigenti - ci impone di trasformare i lavoratori a progetto in lavoratori subordinati nei nostri call center di Bari e Lecce e questo ci penalizza, costringendoci a licenziare in altre sedi per non soccombere alla concorrenza. O a delocalizzare in altri Paesi dove la manodopera costa meno". Da qui la proposta fatta al tavolo nazionale da Ugl, Cils e Uil, e contestata da Cgil, di graduare la stabilizzazione dei precari in tre anni sul modello dell´accordo recentemente sottoscritto alla 3g di Sulmona e Chieti. Un accordo che permetterebbe alla Transcom di risparmiare 8 milioni di euro, scongiurando così i rischi di licenziamento nel call-center dell´ Aquila. Il segretario Ugl Piero Peretti, inoltre non risparmia critiche alla Cgil, accusata di fare due pesi e due misure. FT

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