Vertice del Coni Abruzzo. Morelli:

10 Novembre 2007   16:00  
Presa di distanza netta e decisa da parte del C. R. Coni Abruzzo e delle Strutture Territoriali di riferimento da quanti finora hanno avuto la responsabilità di organizzare i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009. L’unanime volontà è emersa nel corso del Consiglio straordinario del Coni regionale, convocato stamane a Montesilvano per esaminare la grave ed allarmante situazione che ha investito l’organizzazione dei Giochi “Pescara 2009”. L’assemblea ha più volte sottolineato che "quanto di buono o di cattivo è stato fatto finora non è da accreditare o da addebitare all’organizzazione sportiva abruzzese tranne, ed il Coni Abruzzo ne rivendica la paternità, l’aver proposto ed ottenuto, a suo tempo, la candidatura di Pescara per i Giochi del 2009 ed aver organizzato le istituzioni abruzzesi perché la richiesta avesse buon esito". Il Coni Abruzzo e le Federazioni Sportive Regionali hanno inoltre reso noto che non sono più disponibili ad essere accomunati e corresponsabilizzati in una vicenda che ha travalicato tutti i confini del buon senso e che trasmette all’esterno un’ immeritata e dannosa immagine di pressappochismo e negatività per gli abruzzesi ed il mondo sportivo della nostra regione. Nel corso delle due ore di Consiglio l’assemblea ha ravvisato la necessità di elencare tutti i motivi che hanno spinto il Coni Abruzzo ad adottare una linea dura e decisa nei confronti degli organizzatori dell’evento sportivo 2009: 1.Il reiterato atteggiamento di esclusione nei confronti dell’organizzazione sportiva regionale (Coni e Federazioni Sportive) adottato da tutti coloro che si sono succeduti alla guida della Manifestazione; 2.La continua diffusione di nuovi organigrammi sulle discipline sportive e gli impianti interessati redatti all’insaputa dei Presidenti Regionali delle Federazioni Sportive e delle Strutture Territoriali del CONI; 3.Il mancato riconoscimento di funzionalità dell’organizzazione sportiva regionale (Coni e Federazioni Sportive), alle esigenze sportive e generali da quanti sono stati chiamati all’ organizzazione dell’evento sportivo del 2009; 4.Il disinteressamento nei confronti delle preoccupazioni più volte palesemente espresse dal Coni Abruzzo per i gravi ritardi nell’organizzazione della Manifestazione e della costruzione del Villaggio Mediterraneo; 5.L’impossibilità di espletare un ruolo adeguato con gli organi di stampa e con quanti si sono rivolti al Coni Abruzzo per aggiornamenti, informazioni e delucidazioni sui fatti relativi ai Giochi di Pescara 2009 a causa della totale esclusione delle Strutture Territoriali del Coni dall’organizzazione della manifestazione; 6.La consapevolezza che la grave situazione di esclusione ingeneratasi rischia di compromettere la dignità personale ed il lavoro di quanti operano volontariamente nell’organizzazione sportiva abruzzese per lo sport e per la nostra regione. Patrizia Santangelo

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