Vertice tecnico a Pescara sulla delocalizzazione delle antenne di San Silvestro

24 Giugno 2012   09:25  

“Parte la sperimentazione concreta e immediata per verificare l’effettivo grado di copertura e l’eventuale interferenza transadriatica sulle trasmissioni radiotelevisive dalla piattaforma a mare. Saranno RayWay e il gruppo Mediaset a predisporre uno studio tecnico sui costi inerenti lo svolgimento della sperimentazione, studio che verrà presentato al prossimo Tavolo tecnico già fissato per il 13 luglio, alle ore 14, con l’evidente obiettivo di espletare tutte le procedure propedeutiche e finalizzate alla delocalizzazione delle antenne di San Silvestro entro tempi rapidi, sfruttando tutto il periodo estivo che abbiamo dinanzi a noi. E’ quanto emerso nel corso del vertice svoltosi alla presenza esclusivamente dei componenti del Tavolo tecnico, escludendo dunque tutte le presenze ‘politiche’. Ancora abbiamo ribadito che entro novembre dovremo arrivare allo spostamento degli impianti, e ora comincia la seconda fase, tesa a vagliare tutte le ipotesi dei nuovi siti, dalla soluzione off-shore agli altri 129 siti disponibili solo in Abruzzo”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia riferendo l’esito del terzo vertice tecnico convocato sulla delocalizzazione delle  antenne di San Silvestro al quale, dopo un’introduzione dello stesso sindaco Albore Mascia, ha preso parte il Direttore Generale Stefano Ilari.

“La nostra amministrazione comunale – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – ha raggiunto un risultato storico ottenendo la delocalizzazione delle antenne, ma non con una semplice promessa, bensì con la formalizzazione del provvedimento attraverso l’esclusione del sito di San Silvestro dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze. Ora però è arrivata, come previsto, la parte più difficile, ossia quella più tecnica, l’attuazione concreta del dispositivo normativo. Da parte mia ho già sollecitato la Regione Abruzzo, e dal nostro punto di vista la competenza a dare attuazione al provvedimento è del Ministero per lo Sviluppo Economico che deve dire in concreto alle emittenti che devono trasferire i propri impianti. E già nel corso dei precedenti incontri a L’Aquila e Pescara il Ministero non ha usato giri di parole, e ha detto senza mezzi termini che le antenne devono lasciare San Silvestro, posizione ovviamente non condivisa dai rappresentanti delle emittenti locali. E nonostante le opposizioni, il Ministero, rappresentato dal dottor  Troisi e dal dottor Sambuco, ha mantenuta ferma la propria posizione, e ha ribadito che le antenne se ne devono andare, concordando un margine temporale congruo per lo spostamento. Se quei termini temporali fissati non dovessero essere rispettati, scatterà la denuncia per omissione d’atti d’ufficio. Nel corso degli incontri precedenti – ha ancora ricordato il sindaco Albore Mascia -, ribadendo l’ipotesi di delocalizzazione delle antenne sulla piattaforma off shore già esistente, che dunque non dev’essere costruita, denominata ‘Francavilla’, abbiamo istituito un Tavolo tecnico di lavoro che dovrà operare in modo serrato per stabilire le modalità di migrazione dei ripetitori, un Tavolo di cui, come previsto, fanno parte un rappresentante della Regione Abruzzo, un rappresentante del Comune di Pescara, un rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico, un rappresentante dell’Università de L’Aquila, un rappresentante dell’Agcom, 3 rappresentanti dell’emittenza televisiva locale e 2 dell’emittenza televisiva nazionale, un rappresentante dell’emittenza radiofonica nazionale e 2 di quella locale. Dall’ultimo vertice è emerso chiaramente che ad avere maggiori problemi a delocalizzare i propri impianti sono le emittenti più piccole e locali, che soprattutto pongono il problema degli eventuali costi di manutenzione delle antenne una volta tolte da San Silvestro. Ma questa motivazione comunque non può prevaricare la decisione del Ministero e dell’Agcom. I due gruppi più importanti, Rai Way e Mediaset, hanno ora manifestato la propria disponibilità a redigere uno studio economico su quanto costa effettuare una sperimentazione sul campo volta a verificare il grado di effettiva copertura del servizio da parte degli impianti se si sceglierà il trasferimento sulla piattaforma e l’eventuale interferenza transadriatica sulle trasmissioni. In altre parole occorrerà andare materialmente sulla piattaforma a mare, individuare il canale croato prevalente di riferimento e verificare, con le opportune strumentazioni, se c’è un’interferenza, ed eventualmente di quale portata, e soprattutto se dalla piattaforma è comunque possibile coprire l’intero territorio cittadino consentendo a tutte le utenze di ricevere il servizio. La stima dei costi di tale operazione verrà presentata al Tavolo del 13 luglio e in quella sede fisseremo i tempi per la sua realizzazione, ricordando che già lo studio dell’Università de L’Aquila ha in realtà escluso ogni ipotesi di interferenza. Ma su un punto non ci sono margini di trattativa: il processo di delocalizzazione degli impianti dovrà concludersi, inderogabilmente, entro novembre, ricordando che, a parte la piattaforma off shore, ci sono comunque altri 129 siti in Abruzzo tra cui scegliere per lo spostamento, di cui 49 sono i più vicini”.

 


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