Scongiurare la costruzione del centro oli, evitare la privatizzazione dell'acqua, promuovere le energie pulite: la Conferenza episcopale abruzzese e molisana (Ceam) presieduta dall'arcivescovo di Lanciano e Ortona Carlo Ghidelli torna a intervenire con un documento ambientalista «nella consapevolezza che le preoccupazioni riguardo alla salvaguardia del creato allora segnalate sono ancora attuali e in alcuni casi perfino maggiori».
«Il nostro allarme sul centro oli non è restato inascoltato, ma purtroppo la legge è stata impugnata a livello nazionale perché si occupa anche di ciò che riguarda il mare, materia che non è di competenza regionale», scrivono i vescovi, «auspichiamo che si attivi una collaborazione efficace fra Governo e Regione per mantenere gli impegni assunti e tutelare tanto il nostro territorio quanto il nostro mare, risorsa e patrimonio prezioso della nostra gente».
«Un'ulteriore preoccupazione riguarda l'acqua, bene comune e diritto fondamentale e inalienabile di tutti», continua il documento della Ceam che esprime «preoccupazione riguardo a progetti di privatizzazione della gestione», e insiste sulla «urgenza di una costante ed efficace vigilanza da parte delle Autorità responsabili sulla qualità dell'acqua che beviamo».
I prelati abruzzesi e molisani esprimono «convinto appoggio all'impiego di fonti energetiche pulite quali l'eolico e il fotovoltaico, a condizione che ciò avvenga in modo rispettoso dell'impatto ambientale e a norma di legge». C'è poi l'emergenza rifiuti: «Ribadiamo la volontà a cooperare attraverso la rete delle parrocchie all'educazione alla raccolta differenziata», affermano i vescovi della Ceam.
Il documento dei vescovi si conclude con la crisi economica e occupazionale: «La ricaduta dei processi critici sulla vita quotidiana della nostra gente ci sembra oggi più che mai negativa», afferma la Conferenza episcopale, «molte famiglie non ce la fanno ad arrivare a fine mese e la mancanza di lavoro suscita timore e sconforto: ai responsabili della cosa pubblica e agli imprenditori chiediamo uno slancio di coraggio e di generosità a tutto campo».
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