Via della croce rossa a L'aquila. Prima del terremoto era una semplice strada di passaggio, ora è diventato il nuovo corso della città che non ha più un centro storico. Sono spuntati locali, ristoranti e pub, in edifici prefabbricati e provvisori, in una città dove la parola provvisorio può significare anni di permanenza. Via della croce rossa è diventato il luogo di ritrovo per i giovani, perché anche la movida aquilana dopo il sei aprile è terremotata. E questa sera però si ritroverà non solo per passare piacevolmente il tempo libero, ma anche per manifestare: ''Viale della Croce Rossa - spiega al nostro microfono Sara Peretti- versa nel degrado più assoluto: manca l'illuminazione, mancano le strisce pedonali, mancano i parcheggi, i marciapiedi sono in condizioni pessime, la pulizia è inesistente.'' Ricostruire la città significa anche riannodare i fili della vita sociale, perché una città è fatta di relazioni, incontri, luoghi del tempo libero, della cultura e dello svago, non solo di mattoni, rotonde, moduli abitativi prefabbricati.
E da questo punto di vista a L'Aquila deve essere fatto ancora molto.
