Via l'assegno di autonoma sistemazione, soldi per automobili e traslochi. Zero per gli indigenti

14 Novembre 2013   09:55  

L'ufficio speciale per la ricostruzione ha destinato 18 milioni di euro per pagare i traslochi, il deposito del mobilio, gli indennizzi per i beni mobili danneggiati dal sisma come ad esempio le automobili. Sono 8500 le fatture da evadere.

Il responsabile dell'ufficio speciale per la ricostruzione Aielli ha fatto riferimento all'Opcm 4013 del 2012, che ha assegnato 180 milioni di euro alla copertura degli espropri e ad altre voci.

Tale ordinanza è attualmente al vaglio della Corte dei Conti e una volta giunto il via libera, al massimo fra una decina di giorni, i fondi saranno nelle casse dell'ufficio speciale.

Novità anche per il Cas, il contributo di autonoma sistemazione, ad oggi ancora percepito da 5.400 persone.

L'assessore Fabio Pelini conferma che il Comune sta contattando coloro che ancora usufruiscono del Cas. A loro sarà proposto il trasferimento in un alloggio del Progetto CASE o in un MAP. Chi non accetterà il trasferimento, perderà comunque l'assegno.

Il problema è che non ci sono ad oggi alloggi disponibili e sono 51 quelli in manutenzione a cura del settore ricostruzione pubblica.

E se non arrivano i fondi per la ricostruzione, e l'aria che tira è delle peggiori, sarà difficile svuotare gli alloggi provvisori in breve tempo.

Nulla è previsto, ma questa non è una novità, per i post-terremotati indigenti. Molti di loro perdendo l'improprio sostegno al redditto rappresentato dal Cas, precipiteranno nella miseria.

E sono tantissime le persone a rischio, mai contemplate nell'impostazione interamente edilizia e proprietaria dell'assitenza post-sismica.

Ovvero il reddito ISEE non ha mai contato nulla, e l'assegno di autonoma sistemazione ad esempio viene tuttora erogato nello stesso importo sia a chi è disoccupato, sia a chi è milionario, e che anzi con la ricostruzione sta diventando sempre più ricco.

E quello che in un Paese arretrato come l'Italia dove non è previsto il reddito minimo garantito, l'unica risorsa per i nuovi poveri saranno le patetiche mance una tantum erogate anche a fini elettorali dal Comune e assessori al ramo, per pagare bollette e fare un pò di spesa, la mensa di Celestino. Emigrare. O togliersi la vita.

In compenso lo Stato ripagherà l'automobile danneggiata dal sisma anche a chi potrebbe permettersi di comprarsene altre dieci.

Questo giova ricordarlo in una regione l'Abruzzo,  che per spesa sociale è agli ultimi posti insieme a Molise e Calabria, ben al disotto della media italiana ed anche addirittura del Sud Italia.

La spesa sociale in Abruzzo nel 2009 è stata infatti dello 0,30% rispetto al Pil, in Molise del 0,18%, quando la media del Mezzogiorno è del 0,40%, e dell'Italia dello 0,46%.

Anche se i poveri sono in drammatico aumento, anche nel cantiere più grande d'Europa, futura Capitale della cultura, Smart city del terzo millennio e via discorrendo. 

Filippo Tronca


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore