Via un dirigente su 5, Province dimezzate: le misure della spendig review

06 Luglio 2012   12:52  

Dopo sette ore di riunione, il Consiglio dei ministri ha approva la "seconda rata", come la definisce il premier Mario Monti in conferenza stampa, dell'operazione di revisione della spesa. Che, assicura il Professore non prevede "tagli lineari" ma bensì una sforbiciata "ponderata", una "missione collettiva" pensata "per i cittadini" e che per i prossimi sei mesi del 2012 comporterà tagli per 4,5 miliardi, che l'anno successivo per 10,5 , 11 nel 2014.

PACCHETTO BONDI

  Il supercommissario mette sotto la lente 61 miliardi di spese. Attraverso un sistema di acquisti più 'virtuosi' si arriverà a tagliare gli eccessi. Target: 5 miliardi. Si tratta di un meccanismo per eliminare i picchi in alto della spesa pubblica per l'acquisto di beni e servizi. Come nel caso della sanità. Si fissa il prezzo migliore per un bene (quello che si spunta sul mercato 'unico' telematico, ad esempio quello che fa la Consip) e si taglia tutto quello che eccede

PICCOLI OSPEDALI: A CHIUDERLI CI PENSERANNO LE REGIONI

Anche la sanità dovrà dare il suo contributo ai tagli. Ma i piccoli ospedali non spariranno per decreto. Ci sarà un'analisi legata alle necessità del territorio. In ogni caso tra le chiusure, il taglio dei posti letto, il taglio alle spese farmaceutiche e per l'acquisto di beni e servizi sono attesi 5 miliardi

VIA PROVINCE, TRA 20 GIORNI CRITERI

Le Province saranno dimezzate: dalle attuali 110 si passerebbe a una cinquantina. E subito, non ad agosto con un altro decreto come inizialmente ipotizzato. I criteri attraverso i quali verranno tagliate le province sono: il primo è relativo alla popolazione e il secondo all'estensione. Entro 20 giorni il governo dovrà fissarli con una delibera del Consiglio dei ministri. Calano intanto i trasferimenti per Regioni, Province e Comuni. Tra gli altri interventi anche quello sui Cda della miriade di società pubbliche (potranno avere solo 3 membri).

UN 'COLPO' AI SINDACATI

In caso di revisione degli organici i sindacati saranno solo informati. Saranno tagliati i permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro per attività sindacali (taglio del 10%). E un taglio sempre del 10% ai trasferimenti dei Patronati. Infine i compensi ai Caf: scende da 14 a 13 euro per dichiarazione.

 TAGLIO AI TRIBUNALI ARRIVA SUPERPREFETTURA

Finora le ipotesi circolate sui tagli prevedono la chiusura di una trentina di tribunali, di 37 procure e di 220 sedi distaccate. Gli avvocati per protesta si incatenano. Arrivano intanto le superprefetture. Gli uffici territoriali dello Stato del Comune capoluogo di Regione assorbiranno le funzioni di tutte le amministrazioni periferiche che hanno sede nella stessa regione.

ALTA TAGLIO AD UNIVERSITA' E FONDI A PARITARIE

L'operazione sarebbe stata a saldo 'zero' ma ha scatenato molte polemiche. Salta così il taglio di 200 milioni alle Università e i 200 milioni in più alle paritarie anche se, per errore, le misure restano nel comunicato finale di palazzo Chigi.

DIFESA SOTTO TORCHIO

Innanzitutto dovrà calare il numero dei militari in servizio. E 'in misura non inferiore al 10% del totale degli organici delle forze armate. Ma anche gli alloggi della Difesa saranno ceduti con maggior facilita'. Si taglia il fondo per le missioni di pace (-8,9 milioni); il Fondo per gli armamenti (100 milioni); quello per le vittime dell'uranio impoverito (-10 milioni). E ne fa le spese anche il progetto della mini-naja voluto dal precedente governo (-5,6 milioni).

AUTO-BLU

Sono il pallino di tutti i governi. Da anni. Forse anche perché rappresentano il simbolo più evidente del potere. Il taglio previsto è del 50% rispetto alla spesa sostenuta per acquisto e manutenzione nel 2011.

STOP AL CARTO AFFITTI

Molte misure previste nella spending review comportano tagli di spesa, sia per chi fornisce beni e servizi sia per chi possiede immobili dati in affitto a soggetti pubblici. L'adeguamento dei fitti all'inflazione è bloccato

MAGGIORI SCONTI DA CASE FARMACEUTICHE

Le misure di contenimento della spesa farmaceutica comportano un aumento degli sconti che industrie farmaceutiche e farmacie devono praticare sulle forniture al Servizio sanitario nazionale. In caso di sforamento della spesa per farmaci negli ospedali, la metà andrà a carico dell'industria.

TAGLI AI CONTRIBUTI RADIO-TV

Decurtato di 30 milioni il fondo per i contributi pubblici alle radio e alle televisioni locali. Prevista anche l'abolizione dell'obbligo di pubblicare su giornali i bandi di gara, per cui all'editoria mancheranno gli introiti della cosiddetta pubblicità legale.

PIÙ TEMPO PER CONVERTIRE IN TITOLI DI STATO I CREDITI VERSO LA PA

Rinvio di un mese dei termini (in scadenza tra giugno e agosto) per chiedere la conversione dei crediti verso pubbliche amministrazioni in titoli di Stato.

MENO ONERI DI PUBBLICITÀ DEI BANDI

Non occorrerà più acquistare spazi pubblicitari sui giornali per dare avviso dei bandi di gara.

RISPARMI SUGLI ACQUISTI ANCHE PER I PICCOLI COMUNI

Prevista la possibilità di aggregazione di più Comuni nell'utilizzo delle procedure elettroniche di acquisto gestite dalle centrali di approvvigionamento. Ciò consente di accedere ai benefici di questa modalità anche alle amministrazioni troppo piccole per fruirne con le regole attuali.

RIORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI DEGLI UFFICI E DEGLI ARCHIVI

Varie misure riguardano la diminuzione degli spazi necessari per svolgere le attività della pubblica amministrazione. Ciò comporterà certamente disagi e dispendio di energie, però ci sono anche aspetti positivi, come la riduzione dell'uso della carta nelle comunicazioni. Questa novità significa che minori oneri di gestione, compreso uno sfoltimento degli archivi

GIRO DI VITE SULLE SOCIETÀ IN HOUSE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI

Spesso i servizi pubblici locali erano affidati a società ex-municipalizzate, il che ha comportato contenziosi sull'interpretazione di direttive comunitarie. Ora questi affidamenti in house dovranno rispettare le norme Ue. Tagliata la composizione dei consigli di amministrazione, soppressi o riorganizzati molti enti.

MINORI DISPONIBILITÀ E AUTONOMIA NELLE SPESE

Molteplici i tagli e i vincoli di spesa, tra cui il 50% di quelle per vetture e 200 milioni tolti alle università. La negoziazione diretta delle forniture quando non si è ancora stipulata una convenzione Consip è limitata al periodo necessario alla stipula.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEI DIPENDENTI

Sarà il Governo, in attesa dei rinnovi contrattuali, a fissare i parametri per le "pagelle" dei dipendenti pubblici. Si prevede siano stretti e di difficile gestione

SI RIDUCONO GLI SPAZI DI LAVORO NEGLI UFFICI PUBBLICI

I dipendenti della pubblica amministrazione si vedranno anche ridimensionare lo spazio di lavoro. Il decreto sulla spending review prevede infatti l'introduzione dello spazio standard per il dipendente pubblico. Gli spazi ad uso ufficio vengono infatti rapportati alle effettive esigenze funzionali degli uffici e alle risorse umane impiegate in base a un parametro di riferimento compreso tra 20 e 25 metri quadrati per addetto.

Una misura di rapida applicazione, perché le amministrazioni hanno 90 giorni dalla pubblicazione del decreto per compilare i piani.

I BUONI PASTO RIDOTTI A 7 EURO

Le amministrazioni pubbliche attualmente hanno trattamenti diversi per quanto riguarda i buoni pasto; alcuni lavoratori hanno diritto ai ticket da 5 euro, altri possono arrivare a valori di 14 euro e oltre. La manovra di spending review forfettizza il valore del singolo buono pasto a 7 euro per tutti. Con quest'unico intervento lo Stato recupererà 53,8 milioni di euro. I maggiori risparmi verranno realizzati negli enti pubblici non economici dove l'importo medio dei ticket è di 11,60 euro. A guadagnarci sarà il personale dei ministeri, dove oggi i buoni pasto valgono in media 6,97 euro, e il Servizio sanitario nazionale (Ssn), che è ancora fermo a 5,60 euro a testa.

MENO DIPENDENTI PUBBLICI, VIA UN DIRIGENTE SU 5

Il decreto sulla spending review prevede un intervento consistente di ridimensionamento delle piante organiche. In particolare ci sarà una riduzione delle piante organiche dirigenziali del 20%, mentre per il personale non dirigenziale la sforbiciata sarebbe del 10 per cento. Questo non implica necessariamente che il taglio sia realmente in questi termini, in quanto in alcuni casi il personale effettivo è già inferiore a quello individuato nelle piante organiche. Ma è inevitabile che ci sarà una consistente riduzione del personale. Per fare un esempio, nell'ambito del personale dei ministeri è prevedibile una riduzione di quasi 300 unità dirigenziali e di quasi 7mila del personale ordinario. La cosa positiva è che, come si sottolineava in precedenza, sono stati messi a punto sistemi di uscita "morbida" dal lavoro.

USCITA DAL LAVORO «MORBIDA» PER CHI RIENTRA NELLA REVISIONE DELLE PIANTE ORGANICHE DEL PUBBLICO IMPIEGO

Come si spiega più avanti, il decreto sulla spending review porterà a una consistente diminuzione dei dipendenti della pubblica amministrazione sia centrale che territoriale. Ma si stanno mettendo a punto parametri che rendano più morbida l'uscita per i dipendenti della pubblica amministrazione. Uno dei criteri individuati per la sospensione dalle attività del personale dichiarato in esubero partirebbe da coloro che hanno compiuto 60 anni: a loro andrebbe un'indennità dell'80% dello stipendio base (non dell'intero trattamento economico) fino alla pensione. Diversa la questione per quanto riguarda i dirigenti, per i quali è al vaglio, per quelli giunti alla maturazione dei 42 anni di contribuzione (41 per le donne), la possibilità della sospensione immediata. 


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