Villa Lago, cenni storici e turistici

09 Luglio 2012   11:21  

 Villalago a 930 m. s.l.m. domina le gole del Sagittario, vicino alla città romana “Fluturnum”. Abitata sin dal sec. XI da coloni Valvensi, divenne famosa per la presenza del benedettino S. Domenico di Foligno, che vi costruì il monastero di S. Pietro in Lago, distrutto nel 1523.
Il Monastero fu dotato di beni e privilegi e richiamò coloni da ogni parte che si stabilirono in più ville nella Valle de Lacu, così chiamata per i suoi cinque laghi. Con il passare del tempo si arroccarono sul Monte Aragoneta dove già esistevano alcune torri Longobarde e il nuovo borgo prese il nome di Villalago.
Salendo, al centro del paese, possiamo ammirare la parrocchiale di S. Maria di Loreto, di stile Romanico abruzzese con la facciata del ’500. Vi si conservano un dipinto del 1521 raffigurante la Madonna del Rosario e l’altare di S. Domenico in pietra del 1151.
Poco distante è la “Porticella” dove anticamente esisteva una porta che permetteva l’accesso all’abitato. Inoltrandosi è il vecchio Municipio, costruito nella seconda metà del 1800, dove anticamente sorgeva la chiesa di San Giovanni Battista con la torre campanaria che venne trasformata in torre civica e dotata di orologio.
Poco lontano è il Palazzo della Cancelleria del XVI sec. sede dell’antica Università dove ancora sono visibili i resti di bifore e di architravi in pietra. Poco distante c’è uno dei “Suppuort” antica porta che veniva sbarrata per la difesa da incursioni.
Nella parte più alta del paese, dopo la torre della Libertà del XVI sec. simbolo delle lotte sostenute dall’università contro i Belprato incontriamo un altro “Suppourt”, con tre entrate e poi una piccola corte per accedere alla chiesa della Madonna dell’Addolorata. Più in alto svetta un “Torrione” utilizzato come prigione e torre di vedetta sin dall’epoca dell’occupazione longobarda. Nel discendere dal versante opposto si giunge all’Arapezzana dove è situata la chiesetta di San Michele Arcangelo con un bel frontale in pietra, costruita dai LongobardiLasciando il centro troviamo la chiesa di Santa Maria, fatta costruire dai monaci di San Pietro in Lago e ristrutturata nel 1575.
Sulla destra, al di là del bacino, inserito nella roccia è l’eremo di S. Domenico che egli chiamò “Eremo di San Pietro” nel quale il Santo patrono del paese visse per un periodo di tempo. Prima di lasciarlo fece edificare all’entrata della grotta una chiesetta che venne ampliata nel 1500, fino a quando prese la struttura attuale. La chiesetta, con un portale in pietra del sec. XII, è dedicata al Santo e nella grotta sono ancora presenti le sue testimonianze.
Nel 1479 il monastero fu abbandonato dai monaci e smantellato delle sue opere, alcune delle quali custodite a Villalago. Del monastero non restano che pochi ruderi.


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