Villa Pini, il Tribunale di Chieti dichiara fallimento

17 Febbraio 2010   11:46  

Il Tribunale di Chieti (presidente Geremia Spiniello, Ceccarini e Valletta) ha dichiarato il fallimento della clinica Villa Pini srl e delle annesse strutture psichiatriche.

La decisione si e' appresa informalmente questa mattina anche se il dispositivo sara' reso pubblico solo nella giornata di domani.

Si sa che Spiniello ha voluto incontrare una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali ai quali ha comunicato quella che secondo i giudici e' stata la decisione piu' utile a vantaggio dei lavoratori.

Poco fa giudici e un pool di curatori fallimentari (che comprende varie figure professionali, dal commercialistia all'esperto in diritto sanitario) e' partito alla volta della casa di cura per la notifica del provvedimento.

La sentenza, si e' appreso, riguarderebbe la sola clinica e le strutture psichiatriche e non comprenderebbe le altre 11 societa' che compongono il gruppo che verrebbero interessate dal fallimento in una fase successiva con l'automatica estensione della decisione.

"Uno spiraglio di luce - ha commentato Angela Scottu, segretario provinciale della Cgil, responsabile del dipartimento sanita' - Abbiamo ora interlocutori affidabili.

Il fallimento era l'unica strada praticabile rispetto al quadro normativo.

Si parla ora di un esercizio provvisorio che non sara' breve".

 

VILLA PINI: SOLIDARIETA' PEZZOPANE A LAVORATORI AVEZZANO

"Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarieta' ai lavoratori della casa di cura "Santa Maria" che vivono una situazione drammatica: senza stipendio da circa un anno e senza certezze per il loro futuro". Lo ha affermato la Presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane che ha ribadito la necessita' di interventi urgenti da parte della Regione per pagare gli stipendi ai lavoratori e garantire la salvaguardia dei posti di lavoro. "Gia' nei mesi scorsi - ha aggiunto la Pezzopane- avevo lanciato un appello al Presidente della Regione Gianni Chiodi e al Consiglio Regionale, affinche' si adottassero subito le misure necessarie a sbloccare la situazione della clinica. Ho chiesto un provvedimento legislativo immediatamente operativo per risolvere la situazione pregressa e garantire il futuro lavorativo dei dipendent. Ma ad oggi, inspiegabilmente, il Presidente Chiodi non ha ancora chiarito, in Consiglio Regionale, quali sono le misure che la Regione prevede per far fronte a questa drammatica situazione. Per questo rilancio le proposte gia' fatte al Consiglio Regionale. E' necessario: Salvare i posti letto. Attribuirli alle strutture pubbliche e private esistenti nella provincia dell'Aquila. Istituire una societa' pubblica in house per i servizi sanitari e riabilitativi che assorba i lavoratori e le professionalita' e mantenga i presidi. Non e' pensabile - conclude - far pagare ai lavoratori il prezzo dei gravi errori commessi da altri nella sanita' abruzzese. Su questa vicenda la Regione non puo' piu' tacere".


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