Villaggio: "...fa tristezza vedere gente che si trascina sulla sedia con arti artificiali"

02 Settembre 2012   08:16  

Paolo Villaggio torna a parlare a suo modo, senza peli sulla lingua e per questo ritorno scegli l'argomento Olimpiadi, anzi Paralimpiadi scatanando, come sempre una serie di polemiche.

“La mia non è crudeltà ma è crudele esaltare una finta pietà. Questo è ipocrita. Sembrano Olimpiadi organizzate da De Amicis con dei ‘personaggini’. Non fa ridere una partita di pallacanestro di gente seduta in sedia a rotelle. Io non le guardo, fa tristezza vedere gente che si trascina sulla sedia con arti artificiali. Mi sembra un po’ fastidioso, non è divertente”

Così l'ex Fantozzi si sprime a "La Zanzara" su radio 24, ma non è finita qui:

“Ce n’é una, cieca, che fa i 200 metri in pista. Dicevano che si allena con due persone a fianco che le dicono dove andare. Tanto vale allora correre con il bastone”

Opinioni, se così si possono definire, al limite del razzismo e naturalmente la risposta del presidente del comitato italiano paraolimpico, Luca Pancalli, non si è fatta attendere:

“Villaggio è incommentabile. Esprimo profonda amarezza e tristezza umana. Villaggio farebbe bene a venire a Londra, anche solo poche ore, per venire a stringere la mano ad uno qualunque dei 4.200 atleti che sono venuti ai Giochi. Farebbe bene in primo luogo al suo spirito. Ovvio che ognuno può esprimere il suo pensiero, ma a Villaggio dico di venire qui: gli basterebbe poco per capire che stiamo di fronte a dei ragazzi che con lo sport e grazie allo sport si sono riappropriati della loro vita dopo momenti drammatici”

Anche Assunta Legnante campionessa italiana e atleta favorita nel lancio del peso esprime una secca condanna alle parole del comico e lo invita a visitare Casa Italia e tutto il villaggio Paralimpico di Londra 2012:

“Venga qui, viva il clima olimpico, vada a vedere qualche gara, respiri la passione che noi atleti mettiamo nelle gare e vediamo se poi ha il coraggio di ripetere quello che ha detto. Io ho partecipato a entrambe le Olimpiadi, quelle per normodotati sia a quelle paraolimpiche e posso dire che noi atleti disabili ci mettiamo ancora più voglia di un atleta normodotato, perché abbiamo la passione. Se Villaggio ha voglia di chiamare questa passione disgrazia non ha capito nulla. Venga qui, faccia due passi nel villaggio, stia insieme a noi, si renderebbe conto di un mondo che gli sfugge. Venga, noi lo aspettiamo”


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