Visto da destra: il Belpaese del botox e delle rughe

di Pierluigi Biondi

25 Novembre 2008   07:34  

Gli schieramenti sono d’accordo, la scelta è fatta: probabilmente il prossimo presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai sarà Sergio Zavoli. Un uomo dal curriculum ineccepibile e dall’età che sprizza autorevolezza da tutti i pori: 85 anni.

Tutto ciò in Italia, anno domini 2008. Diamo, ora, uno sguardo all’estero. Negli Stati Uniti è appena giunto al vertice dello stato federale Barack Obama, classe 1961. In Francia le petit président, il cinquantaduenne Nicolas Sarkozy, è a capo della Répubblique dall’anno scorso, dopo esser stato più volte parlamentare ed ininterrottamente sindaco di Neully-sur-Seine (circa 60mila abitanti) per due decenni, avendo varcato per la prima volta il portone del palazzo municipale della sua città a 28 anni. Ancora meglio l’Inghilterra: Tony Blair, per due lustri primo ministro di Sua Maestà, è entrato a Downing Street pochi giorni prima di compiere 44 anni.

Il laburista Gordon Brown, 56 anni, successore di Blair, a confronto del suo prossimo sfidante – David Cameron, diventato leader dei conservatori a 39 anni – odora già di vecchio. Imbattibile la Spagna, dove José María Aznar, che aveva giurato davanti a re Juan Carlos a 43 anni, ha passato il testimone a “Bambi” Zapatero, che – seppur uscito vincitore dalla competizione elettorale – non è riuscito a batterlo, in età, per un soffio: capo del governo quarantaquattrenne.

Certo, in Italia non è che manchino esempi di uomini e donne arrivati prestissimo a ricoprire incarichi di prim’ordine, valga per tutti il caso del ministro della Gioventù Giorgia Meloni (che, tra l’altro, si è fatta la sua bella trafila di militante e di dirigente politica e di amministratrice locale), ma assomigliano a quelle eccezioni utili a confermare la regola: massicce dosi di botox per coprire le rughe. Non si tratta di fare un elogio – acritico – del giovanilismo che anzi, troppo spesso, oscilla tra il rampantismo e il rampollismo. È, piuttosto, la constatazione di una mentalità diffusa che fa salva, sempre e comunque, l’equazione anzianità uguale competenza.

Gli sviluppi prossimi futuri del sistema politico nostrano sapranno dirci se il Belpaese si avvicinerà agli standard anagrafici delle nazioni citate o continuerà imperterrito a camminare sulla strada consueta. Insomma, capiremo se – oltre ai partiti leggeri, al ricorso alle campagne mediatiche, alle spettacolarizzazione della politica – sapremo prendere dal modello americano anche la “cultura delle opportunità”. Opportunità tra le quali è contemplata, ça va sans dire, quella di poter garantire spazi di agibilità istituzionale anche a quanti non possano vantare, tra i meriti riconosciuti, quello di avere i capelli bianchi.

Pierluigi Biondi


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore