Vita notturna, la volta dei residenti

Oggi secondo incontro in comune

17 Aprile 2008   15:13  
Secondo incontro sul problema dei locali notturni, oggi  in Comune è stata la volta dei rappresentanti dei residenti del centro storico, accolti dall’assessore al commercio Luigia Tarquini e dal consigliere delegato Enrico Perilli.Momenti di tensione hanno caratterizzato tutta la riunione, soprattutto a causa della presenza di Perilli, malvista dai residenti, seppur totalmente legittimata dal suo ruolo istituzionale e dalla delega attribuitagli dal sindaco.A rappresentare i residenti l’immancabile professoressa Toppi, l’architetto Ruggero Ruggeri e molti altri, fra cui l’avvocato Carla Mannetti di Alleanza Nazionale.L’assessore ha esordito premettendo di parlare come amministratrice e, quindi, a nome degli interessi di tutti i cittadini, per proseguire ricordando la deregulation degli ultimi anni sul tema della vita notturna in centro che ha reso necessario mettere ordine alla materia."Compito di un’amministrazione è anche quello di mediare fra le varie esigenze della cittadinanza", e proprio in questa direzione sembra andare la proposta del Comune dell’Aquila che, dopo aver recepito le varie istanze e proposte, ha posto all’attenzione dei residenti la bozza del nuovo regolamento, che, a fronte di una richiesta di chiusura avanzata dagli studenti per le 4.00, fissa quest’ultima per l’una di notte, riducendo peraltro di un’ora l’attuale orario fissato alle 2.00.Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla autorizzazione dell’Arta, l’azienda regionale per la tutela dell’ambiente, che sarà necessario per svolgere spettacoli ed intrattenimento musicale Le proposte dell’amministrazione, che cercano di limitare l’intrattenimento musicale interno ai locali ai giorni del giovedì e sabato fino all’una ed esternamente solo fino alla mezzanotte, non sono comunque andate giù ai comitati dei residenti del centro. Claudia Di Domenico, sostiene che chi vive il problema non può capirlo, seppur si trovi in buona fede, riportando la sua esperienza come vittima del frastuono notturno, che avrebbe costretto lei ed i suoi familiari a visite psichiatriche.Punto cruciale per i residenti è quello dei controlli, senza i quali, sostengono, non c’è regolamento che tenga. L’avvocato Mannetti, in supporto ai comitati, ha confermato che le forze dell’ordine non possono effettuare controlli, ma che questi spettano al comune, così come affermato da Perilli, che, a nome dell’amministrazione, ha assicurato che chiederà il supporto al questore ed al colonnello dei carabinieri, magari proponendo la sosta di una stazione mobile del 112 in piazza Duomo durante le notti del giovedì e sabato.Maria Grazia Toppi, residente del centro cittadino, si è detta concorde con la vocazione universitaria della città ed il suo sviluppo in questa direzione, riaffermando che questo non collima con la degenerazione della situazione notturna cittadina, e che L’Aquila non vive della sola università, seppure questa sia sempre più importante.

Parola chiave dei residenti, dunque, quella del controllo, senza il quale il regolamento resterebbe lettera morta, e propongono l’istituzione di una ronda notturna della polizia municipale.

Tra clamore ed invettive, i residenti hanno concretizzato le loro esigenze nella richiesta al comune di vietare l’assembramento di persone nelle vie e nelle piazze durante la notte e di fissare l’orario di chiusura degli esercizi alle 23 il giovedì e il sabato ed alle 22 tutti gli altri giorni. (MS)

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