Vittime del terremoto, all'Aquila nasce il bosco della memoria

04 Aprile 2012   16:26  

Presentato stamani presso l'assessorato all'ambiente del Comune dell'Aquila, il Bosco della Memoria rappresenta un'occasione per non dimenticare le 309 vittime del terremoto e le migliaia di persone che continuano a portare dentro il dolore per la perdita dei propri cari. Il ricordo si lega, inoltre, alla speranza della rinascita, simboleggiata dai 309 alberi che, verosimilmente tra maggio e giungo, verranno piantumati su Colle Roio, nei pressi della Facolta' di Ingegneria, dove e' stato registrato l'epicentro del terremoto del 6 aprile.

"Presentiamo oggi questo progetto con grande emozione - ha dichiarato l'assessore Alfredo Moroni - ma senza enfasi, per rispettare la sensibilita' di quanti piangono le 309 vite spezzate dal terremoto. Tuttavia, si tratta di un progetto meraviglioso, nato da una proposta del dott. De Laurentis, comandante della Guardia Forestale ora trasferitosi a Roma. Una proposta che e' riuscita a coinvolgere tantissimi soggetti, la Forestale, appunto, il Vigili del Fuoco, l'Esercito, l'Universita', la circoscrizione di Roio, l'ASM, la Regione e l'Associazione Marevivo, infine, che ci ha regalato il progetto.

Un complesso di professionalita' che e' riuscito a muoversi in completa armonia - ha concluso Moroni - ispirato dal senso del ricordo e che ci consente anche di ridisegnare un continuum con la Pineta di Roio".

10mila i metri quadrati del Bosco del Ricordo in cui verranno piantumate specie forestali autoctone e che verranno disposte in 6 gruppi intervallati da radure, in modo da richiamare le sembianze tipiche del lucus romano e conferire all'area la dovuta sacralita'. Cinque i viali commemorativi che attraverseranno il Bosco.

Parte del sito sara' inoltre delimitata dalle macerie provenienti dai crolli di Roio mentre per i vialetti saranno utilizzati ciottoli di varie dimensioni provenienti dalla macerie portate alla Teges, cosi' come dichiarato dall'Ing. Paola D'Ascanio, dirigente del settore ambiente, che ha parlato anche della necessita' di recinzioni affinche' le piantine non divengano immediatamente preda di animali selvatici ma che comunque consentano l'accessibilita' ai visitatori. 

- Il Bosco non sara' tuttavia immediatamente fruibile, cosi' come ha dichiarato il Vice Questore del Corpo Forestale dello Stato, Carlo Console, per dare il tempo alle piantine di attecchire. Console ha inoltre, introdotto il discorso della manutenzione successiva del bosco che dovra' essere fatta in sinergia con le forze che hanno lavorato alla realizzazione del progetto. Una manutenzione che si dovra' tradurre, in caso di siccita', anche nella necessita' di innaffiare le piante, operazione possibile anche attraverso l'uso degli elicotteri, essendo il sito facilmente accessibile anche dall'alto.

"Sara' un luogo di pace, un luogo simbolo della continuita' della vita, un luogo di ottimismo per il futuro" ha commentato la delegata regionale dell'Associazione Marevivo, Paola Baruscia. Ha, invece, portato i saluti del preside di Ingegneria, Pier Ugo Foscolo, il professor Gianfranco Totani con l'augurio che il bosco della memoria sia il punto di partenza per approdare al bosco della vita , che sia un posto dinamico, fatto dei giovani e delle intelligenze che praticano quei luoghi. Il Comandante Capasso, del 33esimo reggimento Aqui, ha poi sottolineato l'impegno e la volonta' dell'esercito nel collaborare ad iniziative del genere e che, comunque, affiancano i cittadini nei momenti in cui il bisogno e' maggiore.

"Mi piace per l'altissimo valore simbolico, perche' e' bello e frutto della condivisione di tutti e poi perche' si colloca in un luogo inserito nel piu' ampio processo di riqualificazione di Roio - ha commentato infine Stefano Palumbo, presidente di circoscrizione - dando, inoltre, la possibilita' alla frazione di aprirsi alla Citta'".

Alla conferenza stampa ha partecipato anche la vice presidente della Fondazione "6 Aprile per la Vita", Renza Bucci che ha espresso il desiderio di poter asportare dal proprio giardino un pino piantumato alla nascita della figlia, vittima del terremoto, e ripiantarlo nella pineta di Roio. 


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