Vittime della strada: morti 8mila pedoni in dieci anni

29 Dicembre 2008   15:34  

Oltre 8mila morti e 180mila feriti nell'arco di dieci anni. I pedoni continuano ad essere tra le vittime piu' numerose della "guerra" che si consuma quotidianamente sulle strade italiane. Secondo gli ultimi dati dell'Asaps, l'Associazione amici sostenitori polizia stradale, nel 2007 le vittime sono state 627, in calo di 131 rispetto al 2006 (-17%), ma con l'altissima media di 56 investimenti e quasi 2 decessi al giorno. Gli anelli piu' deboli della catena si confermano gli over 65 (il 55% del totale) mentre tra i bambini si contano 12 vittime e 1.823 feriti. "Scorrendo la cronaca e le cifre della sinistrosita' stradale - sottolinea Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - verrebbe da domandarsi se camminare sulla strada, per la strada e attraversarla, non sia diventato una sorta di scommessa. Una roba da polizza sulla vita. Nel 2007 sono stati 627 i pedoni rimasti vittime di quell'assurdo carnaio che ha fatto contare 5.131 morti per incidente stradale". Ma nel conto vanno messi anche i 20.525 pedoni feriti e ospedalizzati, alcuni con lesioni permanenti e irreversibili". Otto anni fa i pedoni rappresentavano il 12,7% del totale delle vittime, nel 2007 sono ancora il 12,2%. Come evitarlo? "La prima responsabilita' - spiega Biserni - e' riconducibile ai comportamenti umani. Il nostro e' forse l'unico Paese al mondo nel quale di fronte ad un pedone che attraversa si accelera, anziche' rallentare o fermarsi. Molti poi non si rendono conto che alla banale velocita' di 50 km/h ad una vettura servono 27 metri per fermarsi. Tanti. Senza contare che a soli 60 km/h l'investimento di un pedone e' mortale in oltre l'80% dei casi". Non solo: "il pedone diventa un bersaglio quasi inevitabile per quella percentuale non trascurabile che aggiunge alla velocita' l'assunzione di alcol o sostanze, oppure e' distratta dal nuovo idolo della comunicazione. Il telefonino". Per Biserni, "anche le amministrazioni comunali possono e devono fare di piu' per mettere in sicurezza gli attraversamenti. Vanno segnalati adeguatamente, vanno illuminati, sono utili gli appositi restringimenti con i salvagente centrali per impedire improvvidi e micidiali sorpassi. Servono tempi adeguati nei passaggi pedonali semaforizzati anche per gli anziani. Utilissima sarebbe anche una maggiore informazione sugli attraversamenti alle rotonde". Ai pedoni il presidente dell'Asaps raccomanda invece di "prestare molta attenzione, di non scommettere sul principio: 'io ho ragione'. Di notte noi vediamo una vettura in arrivo a 500-600 metri di distanza. Il conducente spesso vede noi a 30-40 metri, se piove anche di meno. Talvolta non bastano".

 


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