WWF, la Marsica quasi discarica a cielo aperto

Rifiuti abbandonati in ogni dove

10 Marzo 2013   07:39  

Al wwf Marsica continuano ad arrivare segnalazioni da parte di cittadini costretti, quotidianamente a convivere con il fenomeno dell’abbandono illecito dei rifiuti.

E questo spiacevole fenomeno non risparmia nessun luogo: dai campi agricoli e canali del Fucino alla riserva del Monte Salviano, dalle strade di periferia a quelle centrali.

Questa volta è il turno del quartiere residenziale di Scalzagallo ad Avezzano, esattamente in Via dei Gerani nei pressi del Campo di rugby. Abbiamo inviato la segnalazione al Comune di Avezzano, al Corpo di Polizia locale, e alla società Tekneko, responsabile del servizio rifiuti della nostra città, sperando rispondano in tempi brevi, provvedendo non solo alla bonifica di questo sito, così come la legge ed anche la convenzione tra Comune e Tekneko prevede, ma ad intensificare ulteriormente l’attività di controllo attraverso opportuno monitoraggio.

Dopo quasi un anno dall’avvio della raccolta differenziata nella nostra città ci sono case regolarmente abitate da molti nostri concittadini, i quali non hanno mai esposto i mastelli della raccolta rifiuti fuori dalla loro abitazione. Sicuramente queste persone non nascondono la propria immondizia sotto il letto e allora ci chiediamo “dove la mettono?”.

Noi rovistando tra le buste dei rifiuti abbandonati un’idea ce la siamo fatta, e come noi anche tutti quei cittadini esasperati da tanta maleducazione. Sappiamo da colloqui intercorsi tra noi e la Tekneko srl, che gli operatori del servizio raccolta rifiuti sarebbero tenuti a segnalare eventuali casi di prolungata assenza di esposizione del mastello da parte di un’abitazione regolarmente occupata (e quindi regolarmente registrata, e quindi regolarmente pagante la tassa rifiuti (?)); scriviamo “sarebbero” perché ad oggi di fatto non esistono segnalazioni né conseguenti provvedimenti.

Se ciò era accettabile nella fase iniziale dell’avvio del porta a porta, per dare la possibilità a tutti, anche i più pigri, di adeguarsi/abituarsi a norme e comportamenti non solo virtuosi, ma richiesti dalla legge, oggi dopo un anno non è più accettabile, né sostenibile, né tanto meno giusto nei confronti di quei cittadini che regolarmente impiegano tempo ed energie per dividere in maniera opportuna la risorsa “rifiuto”.

In un’epoca in cui a livello mondiale si assiste alla crescente consapevolezza dell’importanza della tutela ambientale siamo preoccupati dall’indifferenza che a livello locale molte persone ancora mostrano nei confronti dell’ambiente in cui vivono e che costantemente avvelenano; non si riesce a comprendere come queste persone possano convivere tranquillamente con questa “bruttezza” e con questa “sporcizia”, perseverando tranquillamente nell’illecito.

Ogni singola busta abbandonata non è solo un atto contro la legge, ma è prima di tutto un atto di violenza nei confronti di risorse fondamentali come suolo, aria e acqua da cui l’essere vivente trae sostentamento, un atto di violenza contro la bellezza del Paesaggio che ci circonda, un atto di violenza contro noi stessi e contro i nostri figli.


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