WWF, torna l'incubo di Ombrina mare, D'Alfonso faccia quello che non hanno fatto i suoi predecessori

03 Luglio 2014   09:16  

 Entro il prossimo 29 luglio si potranno presentare osservazioni alla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale avviata dalla Medoilgas sull'istanza di concessione di coltivazione idrocarburi liquidi e gassosi del giacimento Ombrina Mare.

Il WWF invita il Presidente Luciano D'Alfonso a mettere in atto quello che non hanno voluto fare i suoi predecessori. La Regione Abruzzo deve dotarsi di una task-force con elevate competenze multidisciplinari per poter rispondere adeguatamente all'istanza della Medoilgas, così come a tutte le altre istanze che vengono continuamente presentate. In passato il ruolo della Regione nella fase delle osservazioni è stato assolutamente carente per non dire nullo.

         L'Abruzzo è interessato da istanze di ricerca ed estrazione di idrocarburi per metà del suo territorio e per migliaia di km quadrati di mare antistante le proprie coste. Inoltre è stata individuata come distretto minerario dal Governo nazionale dove sviluppare l'estrazione di gas e petrolio.

Non è possibile che di fronte a questa situazione la Regione Abruzzo continui a rispondere in maniera approssimativa. Non è possibile che la difesa nelle sedi deputate sia affidata solo alla buona volontà di cittadini, comitati locali ed associazioni ambientaliste.

È poi necessario che la Regione assuma un ruolo anche nel dibattito nazionale evidenziando come la scelta di puntare sui combustibili fossili sia profondamente sbagliata e vada rivista, in Abruzzo come nel resto d'Italia.

Due dossier del WWF, "Milioni di Regali" e "Trivelle in Vista", dimostrano del resto dati alla mano che sono soltanto le esenzioni e i privilegi, a dispetto di riserve e produzioni tutt'altro che salvifiche, a orientare verso il nostro territorio le mire dei petrolieri, con inevitabili e negativi impatti a livello ambientale e socio economico. Anche il FMI - Fondo Monetario Internazionale – considera ormai non più sostenibili i costi delle energie fossili.

 In questo contesto l'Abruzzo, seriamente minacciato, non può tacere né affidarsi a flebili risposte. Occorre una posizione chiara, inequivocabile e decisa. Il presidente D'Alfonso, che ha sfilato con gli abruzzesi nella grande manifestazione del 13 aprile 2013 per dire NO al petrolio e SI al parco nazionale della Costa Teatina, è ora chiamato a trasformare le parole in fatti concreti a favore del Paese e della nostra regione.


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