Woody Allen sulla lettera choc della figlia: "Gli abusi sessuali? Accuse false e vergognose"

Dylan Farrow rompe il silenzio dopo 20 anni

03 Febbraio 2014   12:07  

Woody Allen ha liquidato come "false e vergognose" le accuse di abuso sessuale avanzate dalla figlia adottiva, Dylan Farrow; e tramite la sua portavoce, Leslee Dart, ha fatto sapere che rispondera' direttamente alle accuse "molto presto".

Dylan Farrow, figlia adottiva del cineasta e di Mia Farrow e che ora ha 28 anni, ha rotto il silenzio che aveva mantenuto per piu' di due decenni con una lettera aperta pubbaata dal New York Times, in cui ha parlato per la prima volta nel dettaglio dei presunti abusi sessuali dal padre. Le accuse erano gia' emerse in occasione della burrascosa separazione di Allen dalla Farrow nel 1992.

Dart ha ricordato che in quell'occasione un'inchiesta di esperti indipendenti nominata dal tribunale non trovo' alcuna prova di comportamento illecito: "Gli esperti conclusero che non vi era alcuna prova certa di molestie, che Dylan Farrow era incapace di distinguere tra realta' e fantasia e che Dylan Farrow probabilmente era influenzata dalla madre".

La separazione si concluse con l'affidamento dei due figli della coppia alla Farrow; il regista nel frattempo aveva cominciato un relazione con un'altra figlia adottiva dell'attrice, Soon-Yi-Previn, che all'epoca aveva 22 anni, e che Allen sposo' nel 1997. Il cineasta -nuovamente in corsa per l'Oscar con il suo ultimo lavoro, Blue Jasmine- dopo la pubblicazione della lettera della figlia, e' stato visto a una partita di basket a New York, ma non ha voluto parlare con i giornalisti.

Da un punto di vista giudiziario, sembra comunque abbastanza in una botte di ferro: perche' una giuria lo condanni, un procuratore dovrebbe dimostrare la sua colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio, sulla base della testimonianza della ragazza.

E' probabile tra l'altro che ormai sia troppo tardi perche' Woody Allen finisca sotto processo: il passare di cosi' tanti anni ha probabilmente ormai escluso la possibilita' che il regista possa essere perseguito per i presunti abusi. La legge dello Stato del Connecticut, lo Stato dove sarebbero avvenuti fatti, nella casa dell Farrow, prevede che i piu' gravi reati cadano in prescrizione dopo cinque anni dal momento in cui e' depositata la relazione della polizia (e dunque teoricamente, nel caso di Woody Allen, nel 1997). Lo scandalo, che scoppia nel pieno della stagione dei premi cinematografici, sicuramente pero' imbarazza il cineasta.
  Allen, vincitore gia' di 4 premi Oscar, ha appena ricevuto il riconoscimento alla carriera dall'Associazione della Stampa Straniera di Hollywood, ai Golden Globes; ed e' in corsa per la statuetta piu' ambita con ben tre nomination (migliore sceneggiatura, migliore attrice protagonista, migliore attrice secondaria).


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