Wwf all'Anas: "Variante Sud della S.S. 17 è illegittima"

Coinvolte le aree di San Gregorio e Onna

11 Gennaio 2011   12:05  

Un'opera impattante che non segue il regolare iter legislativo. Così hanno definito la variante Sud alla SS. 17 prevista dall'Anas, i responsabili del WWF Abruzzo riuniti in conferenza stampa stamane insieme ai rappresentati dei comitati locali. L'opera, così come progettata dall'Anas sarebbe dovuta passare per i paesi di Onna e San Grgorio, immediata la reazione dei comitati locali che sono ricorsi al Tar, del quale si attende il pronunciamento. L'Anas, cercando di porre rimaedio alle lamentele dei cittidani ha realizzato una seconda ipotesi nella quale la variante si discosta sensibilmente dagli abitati di San Gregorio e Onna.

“La variante Sud prevista dall'Anas è un progetto approvato nella conferenza dei servizi del 10 dicembre 2009, in riferimento all' Oridnanza della Presidenza del Consiglio dei ministri n° 3805 che stabiliva interventi urgenti per la viabilità scolastica (art. 8 dell'opcm)” ha spiegato Augusto De Sanctis, coordinatore Oasi WWF abruzzesi e referente wwf per le acque. “In realtà quest'opera”, continua De Sanctis “risale a ben prima del terremoto, e fa parte della legge obiettivo del 2001, nulla ha a che vedere, quindi, con esigenze post terremoto”.

 

Secondo il WWF l'opera non solo è fortemente impattante a livello ambientale ma anche non rispondete alle procedure di legge.

Richiamiamo alla responsabilità gli enti competenti cui ci siamo già rivolti con una lettera del 10 novembre, che non ha avuto risposte.” ha detto il vice presidente nazionale di Wwf Italia, Raniero Maggini “è necessario ripristinare l'iter procedurale e tener conto delle indicazioni regionali sulle valutazioni di impatto ambientale”.

 

La strada così come progettata dall'Anas passerebbe in un'area, vicina all'Aterno, definita di massima pericolosità idrogeologica dal Piano stralcio Difesa Alluvioni ((PSDA) della regione Abruzzo. Pericolosità dimostrata ampiamente dalle inondazioni del 1° dicembre che hanno interessato proprio la zona in cui passerebbe la strada. Secondo quel Piano per creare infrastrutture in un'area così perciolosa si deve dimostrare che non ci sono alternative. “La Regione ci dimostri chiaramente,” aggiunge il vice presidente di Wwf Italia “con le valutazioni della struttura tecnica, che non ci sono alternative.”

 

“Questa variante” ha spiegato ancora Maggini “è parte di un unico progetto: la prima parte riguardava la variante di Navelli, progetto non sottoposto a Valutazione di impatto ambientale, la seconda parte riguardante Barisciano e San Pio sta subendo l'iter di valutazione. Tutta il progetto deve essere valutato. Chiediamo che anche questo troncone di progetto sia sottoposto a valutazione ambientale.”

 

Un'opera, quella prevista dall'Anas che andrebbe ad impattare su un'area per lo più agricola, una delle poche rimaste nel circondario. “A San Gregorio” spiega Sara Cecala del comitato San Gregorio rinasce “è previsto un viadotto a scavalco ferroviario, di 360 metri, con immensa rotatoria a cinque accessi, pericoloso e impattante. Tutto sopra i tetti delle abitazioni”.

 

Dal wwf la richiesta a riprendere in mano il progetto e riportarlo a valutazione ambientale. Un progetto, sostengo dal wwf, che ridale a 10 anni fa, e non è adeguato alle reali esigenze del territorio. Un'opera dal costo di 30 milioni di euro che rischia di martoriare ancora un territorio già rimasto vittima della negligenza. “si tenta di mascherare un'opera infrastrutturale bypassando le leggi ordinarie con il richiamo all'urgenza”, conclude Maggini.

 Ora dopo la conferenza dei servizi è stato fatto l'appalto concorso, ma resta tutto bloccato dopo l'avvenuto ricorso al Tar.


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