Zona franca, consulenze sismiche al Comune, l'ombra delle mafia

Cronaca dal Consiglio regionale

20 Maggio 2009   13:49  

Mentre al Senato si gioca la partita decisiva del Decreto Abruzzo, a L'Aquila è in corso una seconda seduta del consiglio regionale. Come ieri all'ordine del giorno una discussione di carattere generale sul post-terremoto e la ricostruzione. Un banco di prova epocale,  per il predente del consiglio Nazario Pagano:

All'ordine del giorno l'inserimento nel cratere di tre comuni fortemente danneggiati, finora esclusi di Cagnano Amiterno, Fontecchio e Montereale, e un provvedimento volto a consentire alle attività economiche e professionali l'insediamento nei nuclei industriali del capoluogo.

Fa discutere in aula il nodo zona franca. Il consigliere dell'Mpa Giorgio De Matteis mette in guardia da tentativi velleitari di allargare l'area dei benefici: la zona franca deve essere in un bacino di 30mila abitanti che non potrà essere che l'area urbana del capoluogo. D'accordo con lui il consigliere Pd Giovanni D'Amico: per gli altri territori si possono diminuire l'Irap e l'Irpef,

Il clima si scalda con il durissimo attacco del capogruppo Pdl Gianfranco Giuliante al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente: la scelta delle 20 aree su cui verranno realizzate le casette antisismiche sono state di fatto decise da funzionari del Comune e da professionisti non si sa a quale titolo autorizzati, come  Marino Bruno e De Masi, secondo logiche molto poco chiare: "L'individuazione delle aree e' quanto di piu' cialtronesco   si potesse pensare. Nella scelta delle aree da espropriare hanno giocato vecchi rancori e nuovi amori che disegnano lo sviluppo di un nuovo Pprg disegnato da urbanisti di regime, consiglieri e dirigenti di maggioranza. Si e' tracciato - ha detto ancora Giuliante - il confine tra chi governa e chi sta all'opposizione: incapacita' di governo anche in situazioni di emergenza'

Ed Giuliante infine rivela: al Comune dell'Aquila è stata affidata una consulenza a 15mila euro al mese, mentre intanto si mettono in cassa integrazione i lavoratori dell'Asm.

Preoccupazione esprime infine il consigliere Pd Franco Caramanico in merito ad alcune direttive che controlleranno la fase di ricostruzione: consentire ad esempio, per le grandi opere, il subappalto fino al 50% e non al 30% come previsto dall'attuale normativa, va "contro il principio di trasparenza e secondo il consigliere, potrebbe anche favorire "infiltrazioni di aziende controllate dalla criminalità organizzata”.

Filippo Tronca

 


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